I tetti residenziali, quelli industriali e quelli commerciali rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo nel nostro Paese del settore del fotovoltaico. Ad affermarlo è Assosolare che, pur tuttavia, giudica come un’occasione mancata il rinvio dell’obbligo di adozione, nei regolamenti edilizi comunali, delle norme per il rilascio di nuove autorizzazioni a costruire con il vincolo di realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Di questo ed altro si è parlato il 13 aprile scorso durante “L’energia solare fotovoltaica: il sistema incentivante e le normative sull’economia emergente dell’edilizia sostenibile“, un convegno che proprio Assosolare ha organizzato avvalendosi del patrocinio dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Roma e della Capitale, e della collaborazione di Saienergia.
Allo stato attuale, di conseguenza, l’obbligo di utilizzo degli impianti di produzione di energia pulita nelle nuove costruzioni è rimandato all’anno 2011 sperando che non ci siano nuovi rinvii visto che tra l’altro l’adozione di tali norme permetterebbe di accelerare in direzione degli obiettivi di abbattimento delle emissioni fissati per l’anno 2020. Basti pensare, in accordo con un rapporto a cura dell’IEA, l’International Energy Agency, che nel nostro Paese c’è una superficie, composta da tetti potenzialmente idonei per l’installazione di pannelli fotovoltaici, pari ad oltre 760 chilometri quadrati che, se sfruttata interamente, riuscirebbe a coprire ben il 45% dei consumi di energia elettrica annui nazionali.
Secondo quanto dichiarato da Gianni Chianetta, che ricopre in BP Solar Italia la carica di Amministratore Delegato, l’Italia potrebbe avere il primato per quel che riguarda un settore dell’economia che su scala mondiale è ancora vergine, e che è quello dell’applicazione del fotovoltaico in architettura. L’Ad di BP Solar Italia, infatti, ha sottolineato al riguardo come con il fotovoltaico per gli edifici si possa garantire quel connubio importante tra aspetto estetico e produzione di energia pulita che garantisce vantaggi economici e spesso anche l’utilizzo dei moduli come veri e propri elementi decorativi proprio per effetto di una totale ed integrale integrazione con l’unità abitativa.
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