Nel 2009, in quanto a potenza installata ed incentivata da fotovoltaico, pari a ben 574 MW, l’Italia in Europa è seconda solo alla Germania. A metterlo in risalto è stato l’MSE, il Ministero dello Sviluppo Economico in concomitanza con il superamento nel nostro Paese di 1 GW di potenza installata incentivata. Complessivamente, nel nostro Paese sono in esercizio circa 70 mila impianti certificati che producono energia elettrica in grado di coprire il fabbisogno annuo di 500 mila famiglie, ovverosia 1,2 milioni di persone. Per rendere l’idea, l’energia prodotta è all’incirca in grado di coprire l’intero fabbisogno annuo di energia elettrica di tutto il Friuli Venezia Giulia.
Trattasi di un risultato non disprezzabile se si considera che l’Italia, rispetto ad altri Paesi, s’è “svegliata” in ritardo in merito alle opportunità ed ai vantaggi economici ed ambientali che può offrire lo sfruttamento dell’energia solare per abbattere le emissioni e per ridurre la dipendenza energetica dal petrolio e dalle importazioni. 165 MW di potenza installata incentivata da fotovoltaico sono stati messi in esercizio con il primo “Conto Energia”, quello varato dal Governo nell’anno 2005, mentre con il secondo “Conto Energia“, dal 2007 in poi, sono stati incentivati i restanti 835 MW di potenza cumulata installata.
Riduzione delle emissioni, risparmio energetico, ma il fotovoltaico è anche un settore che crea occupazione e che crea nuove imprese; al riguardo il Ministero dello Sviluppo Economico fa presente come oramai nel settore del fotovoltaico, direttamente e indirettamente, siano occupate oltre 20 mila persone a fronte di circa mille imprese che operano lungo tutta la filiera: dalla produzione alla distribuzione e passando per l’installazione per un fatturato complessivo che per l’anno scorso è stato stimato in almeno 2,5 miliardi di euro. Nuovo impulso e nuove certezze al mercato potranno ora essere date con il nuovo “Conto Energia”, quello che dovrà fissare le linee guida ed i nuovi livelli di incentivazioni a partire dal 2011.