La Cia Umbria, Confederazione Italiana Agricoltori, afferma che dopo tante soluzioni ipotizzate si è trovata quella giusta per quel che riguarda i nuovi incentivi sul fotovoltaico. Le famiglie, e chiaramente e soprattutto le imprese della filiera, hanno ora chiaro il quadro normativo su tutti i vantaggi offerti dal solare, a partire da quelli per gli impianti di piccola taglia, maggiormente incentivati, e passando per i premi offerti per l’installazione di impianti fotovoltaici a fronte della rimozione dell’amianto.
Pur tuttavia, secondo Domenico Brugnoni, il presidente della Cia Umbria, tutti i provvedimenti collegati al quarto Conto Energia non sono ancora del tutto soddisfacenti in quanto, specie a favore degli imprenditori agricoli, non offrono un quadro certo e stabile con un’ottica di lungo periodo. C’è inoltre poi da dire che, a fronte dei criteri e dei livelli fissati sulle incentivazioni, ci sono ancora da risolvere i problemi legati ai lunghi percorsi autorizzativi che sono direttamente connessi a procedure troppo farraginose.
Quindi, secondo la Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) dell’Umbria da solo il quarto Conto Energia non basta per dare certezze e stabilità alla filiera del fotovoltaico se poi non si va con urgenza a mettere a punto un protocollo per la semplificazione che miri ad abbattere in maniera significativa quelle che sono le procedure burocratiche connesse a tutti gli step che dalla progettazione portano alla connessione in rete di un impianto fotovoltaico.
D’altronde il fotovoltaico, per una platea di imprenditori agricoli sempre più vasta, rappresenta un’opportunità di business in grado di poter diversificare l’attività, e quindi il reddito, rispetto alle attività tradizionali delle colture e degli allevamenti che da anni soffrono del crollo dei prezzi all’origine. Ma visto come sono andate le cose in queste ultime settimane, con il terzo Conto Energia che ha avuto vita breve, si spera che il quarto non abbia la stessa breve durata.
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