Torniamo a parlare di filiera corta. Precisamente oggi ci occupiamo di una interessante novità nel panorama della ristorazione italiana: Food transfer, ovvero il pasto trasferibile.
Si tratta in sostanza della possibilità di regalare una cena o un pranzo a distanza, in un ristorante di prestigio. Nato da un’idea dei giovani imprenditori agricoli dell’Agia, aderenti alla Cia-Confederazione italiana agricoltori, verrà sperimentato a partire dal 2011 in 80 ristoranti italiani. Il progetto, però, è molto più ambizioso e mira a raggiungere una rete europea di 9000 ristoratori. Un modo per risollevare l’economia e per potenziare i ristoranti che optano per un menu km zero: pensate che solo in Italia il Food transfer, stando alle prime stime, potrebbe mettere in circolo ben 150 milioni di euro l’anno.
L’aspetto che interessa noi di Ecologiae è che i ristoranti, per poter aderire, devono rispondere ai principi della filiera ultra-corta, utilizzando solo materie prime locali e prodotti tipici del territorio.
Parole d’ordine: genuinità e freschezza. Come spiegano i promotori in una nota, dietro al Food transfer:
c’è una precisa filosofia che sposa i principi che sono della sana alimentazione di altissima qualità, partendo dalla ricerca delle materie prime, prodotti fortemente legati al territorio circostante l’attività di ristorazione, quindi del cosiddetto approvvigionamento di prossimità o di filiera ultra-corta, nel pieno rispetto della naturalità del territorio, riducendo al massimo la logistica dell’alimento e garantendo così i massimi livelli di freschezza.
Ma come funziona il pasto trasferibile? Al momento di pagare il conto, nei ristoranti che aderiscono all’iniziativa, il cliente avrà a disposizione un notebook dal quale scegliere, da una lista di ristoranti in tutta Italia, il locale verso il quale indirizzare il suo ospite a distanza.
Insieme alla descrizione del tipo di ristorante, il donatore del buono-cena troverà anche la lista dei menu disponibili, dalla quale potrà scegliere direttamente quale regalare. Dopo aver effettuato la selezione, il buono food transfer verrà pagato contestualmente al conto e da quel momento potrà essere sfruttato nel ristorante scelto dalla persona, una o più, cui è stato regalato.
Un’idea originale per un regalo a distanza sicuramente gradito ed un modo per pensare globale pur evidenziando le peculiarità culinarie di ciascuna città.
Lo sottolineano gli stessi promotori spiegando che con questa iniziativa
si coniugano gli strumenti economici global e l’unicità del tipico e del local.
Food transfer potrà essere acquistato non solo nei ristoranti ma anche su un portale internet dedicato, scegliendo tra due opzioni: pasto alla carta e chef a domicilio. Il beneficiario potrà riceverlo via sms, via mail o tramite voucher ed utilizzarlo fino a dodici mesi dalla data di emissione, segnalando al ristorante il codice identificativo relativo alla transazione.
[Fonte: Agi]
Commenti (1)