Scade il prossimo 14 agosto 2010, nella Regione Veneto, un Bando pubblicato sul Bollettino Ufficiale regionale il 16 aprile scorso con la finalità, nell’ambito delle azioni di politica energetica dell’Unione Europea, di incentivare il risparmio energetico, l’efficienza energetica e lo sviluppo di fonti rinnovabili e di nuove energie.
Il Bando, con una dote pari a poco più di 6,7 milioni di euro, è destinato agli organismi di diritto pubblico ed agli enti locali affinché possano essere realizzati impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili sul territorio della Regione Veneto. Le esigenze di realizzazione degli impianti devono rispettare requisiti e finalità che non siano commerciali e/o industriali.
Sono ammessi a Bando, infatti, progetti che, a fronte di importi per la loro realizzazione non inferiori ai 100 mila euro, siano finalizzati alla realizzazione, con l’obiettivo dell’auto-consumo, di impianti di produzione di energia termica con alimentazione da fonte geotermica, solare oppure a biomassa. In accordo con quanto riporta Assolterm, inoltre, sono ammessi altresì i progetti ibridi, ovverosia quelli che sfruttano le fonti rinnovabili in maniera integrata e combinata.
Ad esempio, si possono presentare progetti per fruire dei contributi in conto capitale, con un massimale pari al 70% del costo, per la realizzazione di impianti in grado di integrare l’energia termica prodotta da collettori solari con quella che contestualmente viene generata da una caldaia con alimentazione a biomassa.
Entro la data, come accennato, del 14 agosto 2010, gli Enti locali e gli organismi di diritto pubblico interessati dovranno inviare la domanda ed il progetto definitivo a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno alla Regione Veneto, Unità Progetto Energia, Fondamenta S.Lucia, Cannaregio 23 – 30121 Venezia. A chiusura del Bando, sarà stilata la graduatoria per la concessione dei contributi; l’ultimo progetto utilmente inserito in tale graduatoria, nel caso di risorse insufficienti, potrà essere finanziato per quote percentuali di contributi inferiori a quelle previste a patto però che il richiedente si impegni alla copertura finanziaria della quota rimanente.
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