Avvalendosi della collaborazione del GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, l’AEEG, Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas, ha annunciato il lancio della campagna controlli 2011 sugli incentivi percepiti da fonti rinnovabili ed assimilate. Questo, così come avvenuto negli ultimi anni, al fine sia di prevenire, sia di scoraggiare ogni indebito comportamento che porti a percepire contributi statali non dovuti; questi incentivi indebitamente percepiti saranno poi restituiti ai consumatori nelle bollette.
Nel dettaglio, in accordo con una nota emessa dall’AEEG, le verifiche ispettive del piano 2011 di controlli verteranno su un totale di trenta impianti che sviluppano una potenza complessiva cumulata pari ad oltre duemila MW; di questi, 11 sono impianti da cogenerazione, 4 da fonti assimilate, ed i restanti quindici sono impianti da fonti rinnovabili.
Intanto per l’anno in corso, ed in particolare nel secondo semestre del 2010, l’AEEG sta portando avanti verifiche su un totale di dodici impianti per un potenza complessiva installata pari ad oltre mille MW. Nelle scorse settimane è stata proprio l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas a comunicare che, nell’ambito delle verifiche ispettive con la collaborazione del GSE, sono stati individuati incentivi indebitamente percepiti per un totale di oltre 166 milioni di euro. Buona parte di questi incentivi sono stati già recuperati e subito “trasferiti” nelle bollette nell’ambito di un piano di ispezioni definito da una apposita delibera, la VIS 121/10, visionabile accedendo al sito Internet dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas.
La collaborazione con il Gestore dei Servizi Energetici è stata attivata dallo scorso mese di luglio in attuazione della Legge numero 99 del 2009; questo, tra l’altro, ha permesso di dare un forte impulso ai controlli, alle ispezioni ed alle verifiche in merito ad utilizzi sia oculati, sia corretti dei fondi messi a disposizione degli operatori per il sostegno alla produzione di energia da parte di impianti a fonti rinnovabili ed assimilate come, ad esempio, quelli che sfruttano il calore di recupero ed i fumi di scarico, e quelli che sfruttano per la produzione di energia gli scarti di processo e gli scarti di lavorazione.
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