Un gruppo di ricercatori della North Carolina State University ha realizzato foglie artificiali in grado di produrre energia solare. Se finora erano state inventate foglie in grado di catturare con più velocità delle foglie naturali il carbonio nell’aria per purificare l’ambiente domestico, oggi le foglie artificiali possono produrre energia pulita.
Le foglie artificiali create dai ricercatori americani sono realizzate con la clorofilla, il pigmento naturale presente nei grani delle cellule vegetali o nei piccoli organismi che realizzano la fotosintesi clorofilliana, ossia la trasformazione dell’energia solare in zucchero, nutrimento essenziale per la crescita e lo sviluppo della pianta. Il principio che regola l’assorbimento dei raggi del sole e la sua trasformazione in energia è il medesimo, le foglie create in laboratorio sono come dei piccoli pannelli fotovoltaici.
Le foglie artificiali sono state realizzate con una sostanza gelatinosa contenente acqua e molecole di clorofilla, sensibili alla luce, ed elettrodi ricoperti da uno strato di nanotubi di carbonio o di grafite. Quando i raggi solari colpiscono le molecole di clorofilla, queste attraverso un processo simile alla fotosintesi clorofilliana, producono energia dal sole. La trasformazione avviene perché la clorofilla attraverso l’energia solare trasforma l’anidride carbonica presente nell’aria e l’acqua, conservata nelle foglie vegetali così come in quelle artificiali, nel glucosio, uno zucchero fondamentale per la vita delle piante. La ricerca, coordinata da Orlin Velev, apre nuovi orizzonti sull’utilizzo dell’energia fotovoltaica, una fonte di energia pulita e rinnovabile, e sulla creazione di celle solari. Le analisi e gli studi compiuti dai ricercatori americani e pubblicati sulla rivista specializzata Journal of Materials Chemistry, come spiega il coordinatore dello studio, Orlin Velev, finora
hanno dimostrato che è possibile produrre energia imitando le piante. Il prossimo passo è raffinare tale tecnologia lavorando soprattutto sulla efficienza delle foglie artificiali che è ancora troppo bassa per applicazioni pratiche.
[Fonte: Ansa]
[Foto: superedo; genitronsviluppo]
paska 16 Settembre 2011 il 12:02 pm
fa rabbrividire…