Le persone che sono seriamente intenzionate a voler ridurre l’ “impronta ecologica” sulla Terra hanno una scelta a loro disposizione che a lungo termine potrà produrre grandi benefici: avere meno figli. O anche solo un figlio in meno.
A suggerirlo è un recente studio condotto da un gruppo di statistici della Oregon State University. Gli studiosi hanno calcolato che negli Stati Uniti la quantità di emissioni di carbonio e l’impatto dei gas a effetto serra di un bambino è quasi venti volte più incisivo di alcune delle altre pratiche più dannose per l’ambiente effettuate dagli adulti.
Avere meno figli secondo i ricercatori potrebbe avere un impatto maggiormente positivo anche degli atteggiamenti più eco-friendly. Persino di guidare auto ecologiche, praticare il riciclaggio, utilizzare lampadine ad efficienza energetica per tutto il corso della propria vita. Ma come mai avere tanti figli fa così male al nostro pianeta?
Il gruppo di statistici dell’Oregon ha fatto presto a scoprirlo: la media a lungo termine dell’impronta ecologica e della produzione di emissioni di carbonio di un bambino nato negli Stati Uniti – insieme con tutti i suoi discendenti – è superiore di 160 volte rispetto all’impatto di un bambino nato in Bangladesh. Spiega Paolo Murtaugh, uno degli autori della ricerca:
Nelle discussioni sul cambiamento climatico, si tende a concentrarsi sulle emissioni di carbonio di un singolo individuo nel corso della sua vita. Queste sono questioni importanti ed è essenziale che vengano tenute in considerazione. Ma è innegabile come sia un problema altrettanto urgente che la popolazione continui a crescere a dismisura e con essa si assista ad un aumento globale del consumo di risorse.
In questo dibattito, molta poca attenzione è stata data alla stragrande importanza della scelta riproduttiva. Quando un individuo produce un bambino – e il bambino produce potenzialmente ulteriori discendenti in futuro – l’effetto sull’ambiente può essere molte volte superiore alll’impatto prodotto da una persona durante l’intero ciclo di vita.
I ricercatori mettono in chiaro che non sono a favore del controllo delle nascite da parte dei governi o di interventi su questioni demografiche, bensì desiderano semplicemente rendere le persone consapevoli delle conseguenze ambientali delle loro scelte riproduttive.
[Fonte: Ecology.com]
Diego Eticalgreen 24 Agosto 2009 il 11:54 am
Cosi invece di viaggiare con auto leggere da 50 km litro si puo beatamnete sgasare con un hammer da 5km a litro e tenere i rubinetti aperti per la noia di doverli ogni volta aprire chiudere per poi riaprire.
Certo è che suggerire di fare meno figli per inquinare meno fa sicuramente effetto e ribrezzo, fa molto audience, solo che qualcuno potrebbe crederci e optare per l’inquinamento selvaggio e ci vraebbero pure ragione a quel punto. Addirittra in seguito a studi del genere conosco gente diventata antisemita e spera nel 2012 in un super conflitto atomico che decimi la popolazione. Si creano convinzioni supportate da “studi”. “Studi e ricerche”. Se anche fossimo solo 100 milioni di uomini anzicche 6 miliardi, quei 100 se non adottassero comportamenti ecocompatibili riuscirebbero ad estinguersi con le loro mani esattamente come adesso.
Insomma hanno fatto piu danni al pianeta pochi palazzinari e petrolieri italiani che tutta la popolazione dell’africa e urss messi insieme. E potrebbero continuare anche grazie a studi del genere visto la inellutabilità della cosa.
Essere ecologisti secondo la mia visione è proprio salvaguardare il pianeta per non mandare in fumo le enormi ricchezze del pianeta che possono sfamare e far vivere degnamente anche il triplo della popolazione mondiale attuale. Certo, senza un fuoristrada a testa.
Diego – Eticalgreen
Paola Pagliaro 24 Agosto 2009 il 2:00 pm
Si, infatti lo studio sottolineava come siano i bambini occidentali il vero problema… ogni nuovo bambino statunitense (dico statunitense perchè è il campione analizzato e perchè gli Usa sono tra i Paesi più inquinanti al mondo) che nasce va ad allungare la schiera dei distruttori della Terra. I Paesi meno progrediti hanno un impatto ecologico minimo in rapporto e sono anche quelli che generano più figli.
Senz’altro una migliore gestione delle risorse e un’educazione all’ecosostenibilità garantirebbe spazio e cibo per tutti sulla Terra, più della pianificazione familiare e del fare meno figli. Ma sappiamo bene come questi discorsi non siano graditi ai pochi trust che governano il mondo che non hanno a cuore la questione ecologica, poco conciliabile, secondo i più, con il profitto. Come non sono graditi a chi ha anche più di un fuoristrada a testa. La logica del prendi più che puoi dalla Terra e del consuma-logora-inquina-vendi l’aria, la spiaggia, l’acqua che non sono tue rimane quella dominante, nonostante i numerosi sforzi per diffondere una coscienza green, che per molte grandi aziende non è altro che una mera operazione pubblicitaria,nient’altro…
laura 18 Luglio 2012 il 9:48 am
una cosa non esclude l’altra.
voglio dire, fare meno figli non significa “inquina tantissimo, fai pure tutto quello che vuoi, grande egoista che sei!!”.
almeno per come la vedo io.
se è per questo, conosco gente con 3 figli che inquina a dismisura, niente raccolta differenziata, tutti fumano in famiglia (anche davanti a NON fumatori e bambini, alla faccia del rispetto e dell’ecologia), sempre piatti e bicchieri di plastica che poi sono gettati nella immondizia comune, ecc.
Io credo che si possano sommare le 2 cose:
vita ecosostenibile E fare meno figli.
Fare solo 1 cosa non basta.
Fare meno figli e consumare a dismisura porta a male.
Consumare “bene” e inquinare meno MA riprodursi tanto porta a male. Non pensiamo solo alle emissioni di gas del bambino: pensiamo, da quando nasce, a tutta la spazzatura che produce 1 essere umano: pannolini, giocattoli,imballaggi vari, acqua, scatole dei cibi, detersivi,ecc. senza pensare alle case, giostre, parchetti, DISBOSCAMENTI in atto (senza foresta amazzonica come vivremo, ad esempio?) ecc. all’infinito.
Senza contare che, aumentando noi, abbiamo più bisogno di posti dove vivere, a discapito di piante e animali.
Perchè non riconosciamo un limite?
E’ importante.
Per me, occorrono le 2 cose.
Riprodursi a dismisura, senza limiti, EQUIVALE a consumare a dismisura, è la stessa, identica cosa.
Vivere ecosostenibili in un mondo con 10-15 miliardi di persone non va bene.
Diego Eticalgreen 24 Agosto 2009 il 3:19 pm
@ Paola Pagliaro:
Perfertamente d’accordo.
Ma non perchè i trust non si muovono, si devono fare meno figli.
Certi studi non aiutano molto a schiarire le idee a chi è ancora disinformato e diffidente riguardo la salvaguardia ambientale.
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