Tra i tanti problemi della Cina, quello più vicino a noi, e forse anche più pressante in questo periodo, è l’inquinamento. Non si parla ovviamente solo di quello atmosferico, ma è molto diffuso, anche se se ne discute poco, quello che riguarda le acque. Il Governo cinese, tra i più conservatori al mondo, e di conseguenza anche molto protezionista, ha ammesso il problema. Soltanto che, piccolo particolare, alcune statistiche dicono che la situazione è almeno due volte peggiore delle cifre ufficiali.
Parte di questo problema è dovuto agli scarichi agricoli, fortemente contaminati da un uso eccessivo di fertilizzanti. Ma l’acqua non è l’unica cosa che viene inquinata dai troppi prodotti chimici. Mongabay evidenzia in un nuovo articolo su Science che specifici suoli della Cina sono acidificati a causa delle cattive pratiche agricole:
L’agricoltura cinese si è intensificata notevolmente dall’inizio degli anni ’80 in una zona limitata della terra con ingressi di enormi quantità di fertilizzanti chimici ed altre risorse
spiegano gli autori, sottolineando che il consumo dei fertilizzanti azotati in Cina ha raggiunto 32,6 milioni di tonnellate nel 2007, con un aumento del 191% rispetto ai livelli del 1981.
I tassi di [azoto] applicati in alcune regioni sono straordinariamente elevati rispetto a quelli del Nord America e in Europa. Questi hanno degradato i suoli e la qualità ambientale nelle pianure della Cina Settentrionale e nella regione del lago Taihu nel Sud della Cina
conclude l’articolo. Gli scienziati hanno esaminato i livelli di pH dei suoli, e l’hanno messo a confronto con quello del 1980. Hanno poi scoperto che il pH medio è sceso di 0,13 da allora fino al periodo 2000-2008. Nelle zone in cui le colture alimentari sono predominanti, il Ph medio è diminuito di 0,30. Nel complesso, gli autori, dicono che
l’acidificazione antropica guidata dalla fecondazione [di azoto] è di almeno 10-100 volte maggiore rispetto alle piogge acide.
Fonte: [Treehugger]
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