Anche il Nord ha la sua Ilva. Anzi, più di una. Nei mesi scorsi, dopo che è scoppiato il caso dell’acciaieria tarantina, sono stati molti i casi che sono venuti a galla. Ma forse il peggiore si è conosciuto solo oggi, quello della Ferriera di Trieste. Questa fabbrica, stando agli ultimi dati della ricerca condotta da Inail e Inps, avrebbe fatto ammalare di tumore 300 operai su 2142 nel periodo compreso tra il 1974 ed il 1994.
In vent’anni l’industria, tra amianto ed altre sostanze nocive, ha fatto ammalare il 14% dei suoi dipendenti, in pratica uno su sette. Il caso è venuto fuori oggi su Repubblica che ha intervistato una delle “vittime”, affetta da linfoma Malt, un tumore al tessuto linfoide associato alle mucose, che gli è stato diagnosticato appena 4 mesi fa. A quanto pare molte delle malattie provocate dall’attività aziendale si sviluppano nell’arco di molti anni, non è come l’Ilva i cui effetti sono immediatamente visibili perché creano problemi respiratori nell’arco di breve tempo.
il rischio di ammalarsi per i lavoratori della Ferriera è del 50% piu’ alto rispetto alla popolazione lavorativa che opera in altre aziende della zona
ha spiegato il Procuratore della Repubblica di Trieste che ha avviato le indagini. Infatti l’operaio ha spiegato come la maggior parte dei suoi colleghi abbiano scoperto il tumore o siano addirittura morti immediatamente dopo essere andati in pensione. Un male subdolo, che ti entra dentro da giovane e cresce dentro di te in 20-30 anni, e poi vien fuori quando ormai dovresti godere del meritato riposo.
Un riposo che, ricorda l’operaio, in quel caso arriva prima del solito. Gli operai in queste fabbriche infatti non vanno in pensione a 65 anni come gli altri lavoratori, ma anche una decina d’anni prima a causa del lavoro usurante. E morire quando non si sono compiuti nemmeno sessant’anni è una condanna che in un Paese civile non si può accettare. Vedremo se la magistratura ora prenderà in considerazione eventuali provvedimenti anche contro questa (e chissà quante altre) fabbriche dei veleni sparse un po’ in tutt’Italia. L’impressione è che l’Ilva sia solo la prima di una lunga serie.
[Fonte: Repubblica]
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