Nonostante i suoi colori, il futuro della farfalla monarca è tutt’altro che splendente. Una delle specie a maggior rischio estinzione ha visto crollare il numero dei propri individui nell’ultimo anno, e la tendenza per il 2012 è forse anche peggiore. Lo ha stabilito il Center for Mathematics and Science Education, che in una recente relazione presentata al WWF ha definito il declino “allarmante”.
La stima per il 2012 è un calo della popolazione di ben il 30%, quasi un terzo di tutte le farfalle monarca presenti nelle aree analizzate sparirà. E’ come se in un anno morissero circa 2 miliardi di persone senza nemmeno una nascita. La maggior parte delle perdite si avrà durante il periodo di migrazione annuale dal Messico al Texas, quando la siccità e gli incendi ridurranno la quantità boschiva a loro disposizione e non gli permetterà di sopravvivere abbastanza per potersi riprodurre.
Secondo Craig Wilson, ricercatore capo del Centro, i programmi per la protezione delle farfalle devono essere studiati sul lungo termine perché quelli annuali ormai non bastano più visto che le perdite sono ormai pluridecennali.
Le stime indicano che ogni anno, milioni di acri di terra in grado di sostenere le Monarca si stanno perdendo, sia per la conversione dei terreni agricoli in sospeso che per l’uso delle colture – principalmente mais e soia trattati con gli erbicidi – o l’uso eccessivo di diserbanti che uccidono le Asclepias, piante fondamentali perché sono le uniche in cui le femmine depongono le uova
ha spiegato il ricercatore. Secondo Chip Taylor del Monarch Watch dell’Università del Kansas, sono circa 100 gli acri (40 ettari) che sono già stati persi lungo il tragitto e che in passato hanno sostenuto la popolazione di Monarca, per lo più nel territorio messicano nella zona in cui avvengono gli accoppiamenti prima della migrazione verso Nord. Secondo Wilson ci vuole uno sforzo nazionale per salvaguardare le foreste di Asclepias, altrimenti nell’arco di pochi anni potremmo perdere questa specie. La buona notizia è che circa una quarantina di anni fa una situazione simile si era venuta a creare con una specie di coccinella, ma la creazione di un corridoio di sementi autoctone lungo il loro percorso ha permesso la ripopolazione. Ed è esattamente quello che potrebbe accadere per le farfalle monarca.
[Fonte: Sciencedaily]
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