Quali sono i falsi miti sull’energia solare, nello specifico sui pannelli solari? Parliamo di quelle convinzioni spesso insinuate nella mente di conoscenti ed amici che non sono molto esperti dai detrattori dell’energia pulita più democratica che esista. O magari di frasi buttate a caso in trasmissioni televisive da sapientoni che accusano i verdi di essere degli illusi se pensano che si possa generare tutta l’energia che occorre dalle rinnovabili e per dimostrarlo, invece di usare dati attendibili sull’esigenza, per il momento, di un mix con i fossili, dati che tra l’altro esistono e sono veritieri, preferiscono ricorrere a delle supposizioni campate in aria e poco credibili.
- Ci vuole più energia per costruire un pannello solare di quanta ne produca nel corso del suo intero ciclo di vita. Falso. Anche un pannello di bassa qualità dura almeno 20 anni, il tempo per ripagare l’energia della produzione è compreso, in base ai diversi modelli e processi utilizzati ed al luogo in cui viene installato, tra uno e quattro anni.
- I pannelli solari funzionano meglio in estate. Falso. Il calore eccessivo è il peggior nemico dell’efficienza di un pannello, anche se quelli di alta qualità tollerano meglio le alte temperature. Se viene installato in regioni con estati torride, il pannello lavorerà meglio a primavera ed in autunno.
- Se siamo connessi ad una rete elettrica per esportare il surplus di energia prodotta, quando c’è un black out avremo comunque la corrente in casa, almeno finché il sole splende. Falso. Per motivi di sicurezza gli impianti solari connessi alla rete verranno disattivati come tutto il resto.
- I pannelli solari non funzionano nelle giornate nuvolose. C’è indubbiamente un certo impatto negativo sulla produzione ma dipende tutto dalla quantità di luce che riesce a filtrare.
- I rifiuti prodotti dai pannelli solari intaseranno le discariche per secoli e secoli. Falso e tendenzioso, aggiungo. Un pannello standard è composto al 90% da materiali riciclabili: vetro, alluminio e le stesse celle solari. Inoltre, per le altre componenti sono già in corso numerose iniziative e circuiti a cui aderiscono le aziende produttrici che pensano al fine vita, al riciclaggio ed allo smaltimento, proprio per evitare di avere un eccessivo impatto ambientale.
- L’energia nucleare è più conveniente dell’energia solare. Falso. L’energia nucleare è stata sovvenzionata per decenni da cospicui investimenti statali, inoltre ha costi sanitari, di fine vita degli impianti, gestione delle scorie ed in caso di incidenti decisamente ingenti e ne sappiamo qualcosa noi italiani che per Caorso spendiamo ancora oggi migliaia di euro ogni giorno.
- Non si può costruire un pannello solare in casa. Falso. Si può fare, ma richiede tempo, denaro, un grande impegno ed anche qualche rischio quando si tratta di collegamenti alla rete elettrica. Inoltre, sommando costi e probabilità di imperfezioni dovute al fai-da-te è più conveniente, decisamente, comprarlo già fatto.
[Fonte: Greenlivingtips]
Paolo81 22 Settembre 2011 il 6:04 pm
Sarebbe bello sapere qualcosa in più riguardo allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici,ho sentito persone che ne parlavano come “l’amianto del futuro”… Ad esempio:il silicio può venire riutilizzato? Quando l’impianto avrà esaurito la sua vita utile e il proprietario vorrà sostituirlo,gli verrà ritirato l’impianto vecchio? E a quale prezzo?
Paola P. 23 Settembre 2011 il 10:51 am
ti posso dire che in Europa si sono già costituite delle associazioni di settore che si occupano di pensare al fine vita dei pannelli ed invitano i costruttori ad aderire al protocollo per un corretto smaltimento, ce ne siamo occupati tempo fa, ti mando il link all’approfondimento http://www.ecologiae.com/pannelli-solari-pv-cycle-enfinity/44803/. Inoltre, sì, si possono riciclare le componenti quindi è estremamente utile e vantaggioso che i pannelli a fine del ciclo di vita tornino alla “base”. Per l’amianto del futuro non direi, l’asbesto è decisamente più pericoloso, ovvio però che bisogna comunque fare molta attenzione garantendo un’assoluta trasparenza sull’impatto delle materie prime utilizzate e garantire un corretto smaltimento…