Il padiglione dell’Egitto all’Expo2015 di Milano si presenta con il tema: Egitto, la storia infinita. Il padiglione si inserisce nel cluster denominato Bio-Mediterraneo e verte su casi di successo e argomenti cruciali come il cibo e le fonti di energia pulita e rinnovabile, presentando l’Egitto come un paese dall’incredibile passato che può esprimere, tuttavia, un enorme potenziale per il futuro.
All’Expo2015 di Milano il padiglione dell’Egitto è collocato entro il cluster Bio-Mediterraneo, che comprende un gran numero di paesi presenti a propria volta all’esposizione universale milanese, ovvero l’Albania, l’Algeria, la Grecia, il Libano, il Montenegro, la Serbia, la Tunisia, San Marino e Malta. Il padiglione egiziano può essere trovato pertanto nelle vicinanze dei padiglioni di questi altri paesi; nella zona del cluster Bio-Mediterraneo, inoltre, saranno presenti 18 installazioni dell’ONU contraddistinte dal simbolo del cucchiaio blu; 18 installazioni dedicate al tema “Sfida Fame Zero – Uniti per un mondo sostenibile”, che accomuna le installazioni delle Nazioni Unite presenti in tutta l’esposizione universale.
Il padiglione dell’Egitto all’Expo di Milano, che sarà visitabile fino alla fine di ottobre, presenta ai visitatori l’immagine di un Egitto dal grande passato ma teso verso il futuro. Lo spazio espositivo egiziano è caratterizzato da una timeline e da una serie di mappe: attraverso questi elementi si dipana un racconto affidato alla figura narrante di Iside, simbolo della fertilità.
Molto interessante all’interno del padiglione dell’Egitto all’Expo 2015 è inoltre il percorso tematico “Geni e meme“: si tratta di un percorso che si focalizza da un lato sui geni, le caratteristiche degli alimenti locali, dall’altro sui “memi”, ovvero su ingredienti e alimenti importati, non originari dell’Egitto che tuttavia si sono fusi e innestati nella cultura egiziana.
La timeline ci riporta al tema del tempo, del passato, del presente e del futuro: l’Egitto è stato testimone di grandi eventi storici, di grandi personaggi ed epoche. Il tutto viene raccontato tenendo sempre d’occhio diversi livelli: quello mondiale, quello regionale e quello locale. Si tratta di un padiglione che vuole aprire uno sguardo su più fronti contemporaneamente, per esempio sul passato (cibi indigeni e tradizioni antiche) e sul futuro (utilizzo di fonti di energia rinnovabili), sul locale (le tipicità egiziane) e sul globale (le grandi sfide dei nostri giorni, l’importanza della cooperazione).
Come si legge sul sito Egyptexpo2015.com
Attraverso la narrazione visivo-interattiva , i visitatori potranno sperimentare l’illustrazione della storia del cibo in Egitto – con dimensioni creative, sociali e tecnologiche – mediante l’utilizzo di forme diverse e creando virtualmente nuove esperienze culinarie e sociali. Si tratta di un viaggio attraverso i colori, la musica, la poesia, il folklore e l’architettura dell’Egitto, rintracciando le origini del cibo, degli ingredienti, ricette ed anche delle innovazioni tecnologiche e sociali.
Il padiglione egiziano è inserito nella zona comune del cluster Bio-Mediterraneo: tale area copre una superficie di oltre 7300 metri quadrati, di cui 2625 adibiti a esposizione. Nella zona centrale sono posizionate cucine all’aperto dove sarà possibile gustare alcuni cibi tipici della cucina mediterranea, egiziana e non solo: dall’olio al pane passando per il vino e molti altri prodotti.
Photo credits | Sito ufficiale Expo 2015