Dall’Expo2015 di Milano a un campo dimostrativo a Lodi, davanti al PTP Science Park della città: le innovazioni agricole presentate all’esposizione universale dallo stato israeliano, nel padiglione intitolo Fields of Tomorrow, saranno al centro di quello che è stato denominato Demo Field: Agricolture of Tomorrow, circa un ettaro di terra con collineatta artificiale, serre e un frutteto.
Abbiamo visto le innovazioni agricole presentate nel padiglione di Israele all’Expo2015 di Milano, che i visitatori dell’esposizione potranno conoscere a Rho Fiera fino alla fine di ottobre.
Tali innovazioni, dall’intelligente tecnica di irrigazione a goccia, che permette di evitare notevoli sprechi idrici, alla coltivazione della frutta fuori suolo, passando per la selezione di piante al fine di ridurre i trattamenti chimici oggi ritenuti necessari dall’industria agroalimentare, saranno applicate e potranno essere studiate da vicino a Lodi, in un campo dimostrativo denominato Demo Field: Agriculture of Tomorrow, che si trova davanti allo Science Park.
Il discorso portato avanti da Israele all’Expo2015 nel capoluogo lombardo si “estende”, quindi, a Lodi, con questa iniziativa inaugurata da poco dal segretario generale del Commissariato Italia dell’Expo, Fabrizio Grillo, alla presenza degli enti promotori delle iniziative di Lodi2015. Il direttore del PTP di Lodi, Gianluca Carenzo, ha commentato come segue il progetto:
A mezz’ora di distanza da Expo 2015 offriamo una dimostrazione concreta di come si possa produrre cibo sano e sufficiente con un’agricoltura sostenibile. Ecco dunque una risposta concreta ed innovativa all’interrogativo di come ‘Nutrire il Pianeta’.
Il campo dimostrativo segue quindi il filone tematico connesso alle innovazioni agricole israeliane presentate all’Expo2015: sviluppo e ricerca correlati a una maggiore e migliore produzione alimentare, ma sempre tenendo a mente la necessaria ecosostenibilità del settore, come ricordato di recente anche dal delegato Expo di Confindustria, Antonio Boselli, mentre il Commissario del padiglione israeliano dell’esposizione universale, Elazar Cohen, ha voluto sottolineare l’importanza della cooperazione internazionale:
La tecnologia agricola israeliana è molto avanzata e poiché a sfide globali bisogna rispondere con la collaborazione scientifica e tecnologia tra i Paesi, siamo ben lieti di collaborare con l’Italia ed altri Paesi, nello spirito di Expo 2015.
Il commissario israeliano ha inoltre ricordato la grande adattabilità del sistema di irrigazione a goccia, un modello che può essere esportato un po’ ovunque, previa una riflessione sulle migliori modalità di applicazione in base al territorio in oggetto. Cohen ha inoltre ribadito come la scarsità d’acqua sul nostro pianeta sia già una realtà, una realtà dalla quale consegue la necessità di adoperare tecniche di irrigazione innovative per permettere la coltivazione delle aree aride e semiaride, che come è noto continuano a espandersi, e la fondamentale importanza della riduzione degli sprechi idrici, aggiungendo che è bene considerare l’acqua non solo una risorsa naturale, ma anche una risorsa economica (come di fatto è).
Nel campo dimostrativo davanti lo Science Park a Lodi le innovazioni partono dall’acqua, dall’irrigazione a goccia, che combinata alla fertilizzazione (fertirrigazione) permette ottimi risultati su terreni difficili da coltivare, e al contempo non dimentica la necessità dell’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, affidandosi al fotovoltaico per la distribuzione dell’acqua attraverso le pompe.
Photo credits | Sito ufficiale Expo 2015