L’eutrofizzazione del Mar Baltico, in combinazione con lo strato di ozono che si fa sempre più sottile, sta favorendo la proliferazione e l’aumento di tossicità di alcuni cianobatteri, come la Nodularia spumigena. A dirlo è un recente studio effettuato da ricercatori dell’Università di Göteborg, in Svezia.
“Ci sono diverse specie di cianobatteri, o alghe blu-verdi, che possono formare fioriture superficiali nel Mar Baltico”, spiega Malin Möhlin del Dipartimento di Ecologia marina dell’Università di Göteborg. “Quale specie finisce per dominare dipende in parte dal modo in cui l’organismo reagisce ad una maggiore quantità di raggi UV e ad una carenza di sostanze nutritive. Il Nodularia spumigena è più tossico quando c’è poco azoto nelle acque, ma sufficiente quantità di fosforo”.
Come conseguenza dei processi di trattamento delle acque reflue che si concentrano sulla rimozione dell’azoto, si verifica una maggiora fioritura di cianobatteri ancora più tossici. Nelle acque reflue, per gli studiosi, dovrebbe quindi essere tolto sia l’azoto che il fosforo, per scongiurare un rischio simile.
La ricerca di Möhlin mostra che la Nodularia è più tossica all’inizio di una fioritura che avviene nel mese di luglio, quando in genere c’è meno azoto e più fosforo nell’acqua e i cianobatteri non sono ancora emersi a galleggiare in superficie, ma si trovano più in profondità dove l’acqua non è ancora stata esposta alla luce UV.
Le fioriture in superficie di cianobatteri, che sono un tipo di fitoplancton, sono aumentate sia in numero che in intensità nel Mar Baltico nel corso degli ultimi decenni, e i ricercatori sono divisi sulla causa di questa proliferazione. Alcuni la addebitano all’eutrofizzazione – un eccesso di nutrienti nell’acqua – causata dalle emissioni umane di azoto e fosforo nel corso degli ultimi 150 anni. Altri hanno studiato i sedimenti sul fondo del Mar Baltico, e sostengono che questo è un fenomeno naturale che è in corso da oltre 7.000 anni ed è dovuto invece alle variazioni del clima.
Le varie specie di cianobatteri che fissano l’azoto fioriscono in tempi diversi. L’Aphanizomenon tende a fiorire da maggio a giugno, ma da luglio ad agosto dominano le specie tossiche come la Nodularia spumigena, almeno fino a quando l’acqua di superficie è calda e ferma.
La tossina che produce questa specie è la nodularina ed è una epatotossina, ovvero una tossina che danneggia il fegato. Bestiame e cani nell’area gravitante attorno al mar Baltico sono morti dopo aver consumato grandi quantità di acqua tossica durante la fioritura.
[Fonte: Sciencedaily]
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