Di recente eravamo tornati a parlare di pesca eccessiva in Europa auspicando una scelta finalmente responsabile a riguardo da parte dell’Europarlamento nella riunione del 18 dicembre. La presa di posizione c’è stata: l’Europarlamento ha votato contro la pesca eccessiva e ciò potrebbe effettivamente rappresentare una svolta per il futuro del patrimonio ittico europeo.
Finalmente l’Europa decide di schierarsi contro gli interessi a breve termine del settore della pesca per salvaguardare il patrimonio ittico dei nostri mari: non molti giorni fa avevamo parlato dell’ultimo rapporto WWF che dimostrava come in UE le attività di pesca fossero per il 45% (senza contare l’enorme quantità di prede accessorie) oltre la soglia della sostenibilità, guardando con una certa speranza all’importante riunione tenutasi ieri in cui i deputati della Commissione Pesca dell’Europarlamento avrebbero dovuto decidere le politiche future del settore. Siamo a una possibile svolta: si è parlato infatti di una riforma radicale per garantire una pesca sostenibile in base a piani più lungimiranti, pluriennali, basati su rilevazioni scientifiche più precise.
La decisione non è stata per nulla presa all’unanimità, e difatti si è rischiato ancora una volta il nulla di fatto, ma con 13 voti a favore, 10 contrari e 2 astenuti, l’UE andrà contro il sovrasfuttamento delle risorse ittiche dei nostri mari. Resta un ultimo gradino da superare: l’Assemblea plenaria chi si terrà a febbraio 2013. Se tutto andrà come previsto con la conferma delle decisioni prese dal 2014 la nuova Politica Comune della Pesca diventerà realtà.
Il Coordinatore WWF per la Pesca Roberto Ferrigno ha dichiarato:
Oggi è una splendida giornata per i pesci. Questa è una tappa fondamentale per attuare una vera riforma della politica comune della pesca europea, per rendere la pesca più sostenibile.
L’attuale Politica Comune della Pesca varata nel 2002, giudicata dalla vista corta o anche “suicida”, da molti, è vicina all’essere messa in archivio. Speriamo non vi siano sorprese a Febbraio.
Photo Credits | nicksarebi su Flickr
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