Si chiama ETS, Emission Trading System, in italiano è semplicemente il sistema di commercio delle emissioni. Si tratta di uno strumento adottato dall’Unione Europea nel 2005 per combattere i cambiamenti climatici che concede alle industrie inquinanti delle quote di CO2 emettibili. In pratica ogni anno queste aziende comprano il diritto ad inquinare. Il sistema finora ha funzionato abbastanza bene visto che in Europa le emissioni complessivamente si erano ridotte. Ma quando si è tentato di fare un passo in avanti tutto si è bloccato.
L’ultima proposta era di alzare il costo della CO2, di fatto “congelando” la quota di 900 milioni di tonnellate vendibili per aspettare momenti migliori. Oggi infatti il costo dell’inquinamento è diventato bassissimo, e perciò alcuni parlamentari europei avevano proposto di non vendere questa enorme quantità di anidride carbonica in modo da aspettare che le quotazioni si alzassero. Purtroppo però il Parlamento, per una manciata di voti, ha bocciato questo provvedimento. La conseguenza sarà che le industrie inquinanti potranno acquistare nuove fette di diritto ad emettere ad un costo bassissimo. Oggi infatti il costo stimato di una tonnellata è di 20 euro, ma la si può acquistare a circa 3.
E’ un fallimento storico: dopo questo voto la stabilità del sistema Ets è messa in dubbio. Se non si corregge la super produzione di permessi di emissione, si rischia di bloccare gli investimenti per le produzioni più pulite
è quello che teme il direttore per la politica climatica europea di Greenpeace, Joris den Blanken, a cui si aggiunge la protesta di Stefano Ciafani, vicepresidente di Legambiente, secondo cui
finora la carbon tax è stata osteggiata con grande decisione. Attenzione a buttare il vecchio sistema Ets senza aver pronto il nuovo: cascare in mezzo significherebbe farsi molto male.
Il riferimento è a quella famosa carbon tax (più inquini e più paghi) che nessuno vuole e che ha un sistema praticamente opposto a quello dell’Ets. Se c’è in funzione una delle due va bene, ma se entrambe vengono annullate (o per meglio dire l’Ets eliminata e la carbon tax mai entrata in vigore) c’è il rischio che tutti gli sforzi fatti in questi anni per ridurre le emissioni vengano resi vani.
[Fonte: Repubblica]
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