Se ne parlava da tempo, ora arriva la decisione: l’Europa impone dei dazi stellari sui pannelli solari cinesi, che sono già partiti e che fino al prossimo 6 agosto 2013 saranno pari all’11,8%, mentre dopo tale data voleranno fino a quota 47,6%. Il motivo? Portare ossigeno al settore di produzione europeo.
Arrivano i mega dazi europei (provvisori) sui pannelli solari di fabbricazione cinese. Come accennato, già dai primi d’agosto questi arriveranno al 47,6%. La commissione Ue ha preso la decisione all’unanimità, e come ha dichiarato il commissario europeo al commercio Karel De Gucht
Oggi la Commissione Ue ha deciso all’unanimità di imporre tasse sulle importazioni di pannelli solari cinesi. […] Non si tratta di protezionismo [ma di apportare] una boccata d’ossigeno a un settore in sofferenza.
In sostanza l’Europa ha deciso, a seguito di un’indagine avviata a settembre dello scorso anno, di impostare la questione sulla base di dazi progressivi, ma con toni attenti a non suggerire una chiusura completa verso la Cina. Si parla infatti di disponibilità a proseguire le discussioni con i responsabili governativi cinesi affinché si possa giungere a una soluzione per la rimozione dei dazi, di modo che il mercato europeo, tuttavia, non subisca lesioni eccessive da quello della superpotenza orientale.
In sostanza, i mega dazi vengono proposti, letteralmente, come una “soluzione amichevole“, che in sostanza vuole pungere il governo orientale a un accordo differente che possa salvaguardare gli interessi dei produttori europei mantenendo comunque l’eurozona un’importante zona d’approdo per la produzione cinese. Il commissario al commercio Karel De Gucht ci ha tenuto a precisare, inoltre, che tali decisioni in merito al mercato dei pannelli solari non vanno visti come ispirati dalla paura ma dalla legislazione europea stessa. Vedremo ora come si regoleranno le autorità orientali e se questi dazi saranno, o meno, rimossi a breve.
Photo Credits | Walmart su flickr
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