L’Europa prepara la battaglia contro le specie invasive, e questa volta sembra che farà sul serio: 50 specie tra animali e piante saranno presto bandite dall’Unione Europea: non si potrà più comprarle, importarle, venderle, liberarle o utilizzarle in alcun mod0.
L’Europa decide la linea dura contro le distruttive IAS, Specie Aliene Invasive che hanno effetti fortemente destabilizzanti per gli ecosistemi dei vari stati dell’Unione. Il commissario all’ambiente Janez Potcnik ha di recente spiegato:
Le IAS e i danni che esse comportano stanno crescendo. Alcuni stati come Australia, Nuova Zelanda e Canada hanno già delle politiche per fronteggiare questi problemi, ed è necessario che anche in Europa si agisca in modo coordinato. Partiremo con un elenco di 50 specie: dopo questa prima fase pilota, la lista potrà essere modificata e ampliata.
Al momento siamo allo stadio di una proposta, si attende quindi il passaggio dal Consiglio e quindi dal Parlamento europeo. Si recepisce una certa determinazione sull’argomento, ma naturalmente non è una proposta che potrà essere approvata molto alla leggera: come lo stesso Potcnik ha ammesso, il cammino potrebbe essere difficoltoso.
Gli effetti dell‘introduzione di specie aliene invasive nel territorio europeo (ma naturalmente il discorso vale anche altrove) sono effettivamente pesanti, e ancora manca una capacità di gestione del fenomeno che vada oltre i singoli sparuti provvedimenti. Ma come si potrà procedere a sradicare le specie invasive dal territorio? Secondo quanto spiega Valentina Bastino, impegnata nella proposta legislativa della commissione, gli interventi si baseranno su
Commissione si basa su tre pilastri: «Prevenzione, individuazione ed eliminazione delle IAS in modo rapido, gestione di quelle impossibili o più complicate da sradicare.
Poiché ormai alcune specie aliene si sono inserite profondamente negli ecosistemi nostrani. Si prevede di partire con i casi più urgenti e problematici, ma si è ben coscienti che la gestione delle specie invasive è una problematica estremamente delicata e difficile. A ogni modo, l’Europa su questo vuole cambiare: vedremo insieme come si evolverà la situazione.
Photo credits | Ian Sane su Flickr
Massim Andreuccioli 14 Settembre 2013 il 9:25 am
Spero che l’europa faccia qualcosa per quanto riguarda gli allevamenti. Si devono riscoprire le razze autoctone, scomparse a causa degli allevamenti intensivi, che hanno introdotto razze standardizzate, in alcuni casi costruite in laboratorio..