Negli ultimi 500 anni di attività umana intensiva siamo stati in grado di far estinguere o aver fatto avvicinare all’estinzione 869 specie. Le cause sono sempre le stesse. Prima di tutto la distruzione dell’habitat, piegato alle esigenze umane di occupare sempre maggiore spazio, ma poi anche la caccia, l’inquinamento, le malattie e l’introduzione di specie aliene hanno fatto il resto. Il quotidiano britannico Guardian ha realizzato un’interessante mappa interattiva in cui vengono mostrate le specie che siamo riusciti a perdere definitivamente, quelle a rischio e la distribuzione di questi drammi in tutto il mondo.
Secondo i dati, provenienti dagli studi dell’IUCN, sarebbero quasi 17 mila le specie animali e vegetali oggi a rischio, tra cui una specie di uccello su 8, un quarto dei mammiferi, un quinto degli invertebrati, un terzo degli anfibi ed il 50% delle tartarughe. La situazione più tragica non poteva che manifestarsi negli Stati Uniti dove la distruzione dell’habitat è la più rapida e crudele al mondo. Lì si sono perse 259 specie delle 761 totali calcolate negli ultimi cinque secoli, seguite dalla quartantina di specie perse in Australia e nei Paesi confinanti, in Messico e nei Paesi caraibici. Tra le 11 e le 20 specie invece si sono perse in un po’ tutto il mondo industrializzato, dal Giappone alla Cina, passando per la Francia, il Canada, il Brasile, alcuni Paesi settentrionali del Sudamerica ed il Madagascar. La situazione italiana è nella media del resto d’Europa, Russia ed il resto dei Paesi sudamericani e parte di quelli africani, cioè con un numero di specie perse sotto la decina.
Queste sono quelle perse, ma la situazione peggiora se si pensa alle specie che rischiano l’estinzione e che ora sono considerate in pericolo critico. Anche qui si ripete lo stesso schema delle specie estinte, con il maggior pericolo che proviene dagli Stati Uniti e dal Messico, ma che vedono tantissime specie a rischio nella maggior parte dei Paesi industrializzati, e tra questi c’è anche l’Italia dove si rischia di perdere il maggior numero di specie europee, tra cui l’anguilla. Per capire di che numeri stiamo parlando basti dire che in Europa finora si sono estinte 30 specie, ma quelle in pericolo critico sono 398. Numeri che fanno davvero paura.
[Fonte: The Guardian]