Ha suscitato grande clamore la previsione del vulcanologo Nakada Setsuya alla XII conferenza dei geoparchi ad Ascea: l’esperto giapponese ha avvertito che ci sono gli indicatori dell’imminenza di un’eruzione del Vesuvio. Ma ora arriva la risposta di Paolo Papale dell‘INGV: non c’è nessuna avvisaglia, e quindi, freniamo gli allarmismi.
A seguito delle dichiarazioni del vulcanologo giapponese Nakada Setsuya si è scatenato un putiferio sui social network e i mass media. Il Vesuvio sta davvero per dar luogo a un’eruzione? In tanti attendevano un riscontro dagli esperti italiani dell’INGV, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, e la risposta è arrivata. A parlare è Paolo Papale, capo struttura Vulcani e dirigente di ricerca dell’INGV.
Nessun allarmismo in corso, il Vesuvio non lancia al momento segnali che lascino pensare ad una imminente eruzione. […] Nakada Setsuya e’ un esperto vulcanologo di fama mondiale serio e competente, che conosce bene le attivita’ italiane in campo vulcanologico e sicuramente non aveva alcuna intenzione di diffondere allarmismi ingiustificati. Che si tratti di un vulcano attivo è cosa arcinota ma attualmente nelle nostre reti di sorveglianza non c’e’ nulla che ci faccia pensare ad una imminente eruzione del Vesuvio.
Come a dire, tutto il rispetto per Setsuya, ma andiamoci piano. Non vi sono gli elementi per affermare che il Vesuvio sta per eruttare, e inoltre la situazione è ben monitorata. Setsuya aveva aggiunto, inoltre, che se l’eruzione avvenisse nell’arco di poco ore dalla rilevazione dei primi sintomi, il piano di emergenza potrebbe non bastare. Ma Paolo Papale tranquillizza anche su questo:
I piani di emergenza esistono già e sono in corso ricerche internazionali per definirne ulteriori caratteristiche, alcune finanziate proprio dalla Protezione Civile. Ai Campi Flegrei lo scorso dicembre un team internazionale di vulcanologi ha fornito alla Protezione Civile un documento che ricostruisce gli scenari di pericolosità dell’area. Le ricerche in merito, ripeto, sono estremamente intense.
Photo credits | Municipio Pinas su Flickr