Ermete Realacci è il nuovo presidente della Commissione Ambiente della Camera. L’esponente del PD, che non pochi immaginavano tra i candidati al Ministero dell’Ambiente, posto che come è noto è stato poi assegnato ad Andrea Orlando, è stato eletto con 31 voti e ha già rilasciato interessanti dichiarazioni programmatiche.
Ermete Realacci ha alla fine avuto un posto di rilievo nel governo per ciò che concerne ambiente, green economy, mobilità sostenibile. Il nuovo presidente della Commissione Ambiente della Camera è stato eletto con 31 voti, mentre 29 sono andati a Tino Iannuzzi, sempre del PD e 8 a Massimo Felice De Rosa del Movimento 5 Stelle.
I due segretari della commissione sono Tommaso Ginobile del PD e, con 8 voti, anche Patrizia Terzoni del Movimento 5 Stelle. Ermete Realacci, responsabile nazionale Green Economy del PD (e in precedenza responsabile del dipartimento ambientale del partito, nonché Ministro dell’ambiente del governo ombra sotto la segreteria Veltroni), ha di recente dichiarato:
Lavorerò, nell’ambito della mie competenze, perché la Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici affronti le tante questioni aperte e per fare delle politiche ambientali e territoriali la chiave per rilanciare l’economia e produrre nuova occupazione. […] La risposta alla crisi non può che venire da una scommessa sull’innovazione, sulla qualità, sulla green economy. Prima di tutto è necessario rilanciare l’edilizia a partire dalla qualificazione urbana, dalla manutenzione del territorio e delle infrastrutture e stabilizzare ed estendere gli incentivi per il risparmio energetico e la sicurezza antisismica degli edifici privati e pubblici.
Ermete Realacci ha inoltre aggiunto che, in linea con lo spirito 5 Stelle di autoregolazione e di buon esempio, che rinuncerà alla sua indennità da Presidente della Commissione Ambiente della Camera, e che probabilmente Iannuzzi, vicepresidente, farà lo stesso.
Realacci è stato uno dei più importanti esponenti di Legambiente, di cui è ora Presidente Onorario. È noto e apprezzato da molti per le tante battaglie che ha portato avanti in nome dell’ecologia, della natura, della salute dei cittadini, dell’acqua, del Km Zero e del commercio equo e solidale.
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