Ha le potenzialità per una piccola ma significativa rivoluzione ecologica la nuova Epson PaperLab. Sviluppata dalla Seiko Epson Corporation questa macchina permetterà di riciclare la carta direttamente in ufficio con un procedimento ad elevata efficienza destinato a dare valore aggiunto al ciclo della carta.
Come funziona la Epson PaperLab
La macchina Epson PaperLab è pensata per inserirsi all’interno del ciclo di impiego della carta in un classico contesto aziendale in cui quotidianamente è necessario produrre nuovi documenti stampanti ed allo stesso tempo si cestinano i documenti non più necessari. Con la Epson PaperLab diventa possibile riutilizzare la carta cestinata per produrre nuovi fogli in un ciclo ripetibile destinato a tagliare nettamente il consumo di nuova carta. La macchina viene infatti alimentata dalla carta cestinata che viene quindi disassemblata in fibre per le successive lavorazioni. È interessante in questo senso osservare che la PaperLab può essere utilizzata anche per la distruzione sicura dei documenti sostituendo i classici trita-documenti o i servizi dedicati di aziende terze.
A partire dalla carta ridotta in fibre la Epson PaperLab è quindi in grado nel giro di pochi minuti di generare nuovi fogli di carta attraverso due ulteriori processi:
- Le fibre di carta vengono legate assieme per aumentarne la resistenza e ripristinare le caratteristiche strutture della carta.
- Successivamente il materiale generato è sottoposto ad un processo di formatura che tramite pressione ne aumenta la densità formando nuovi fogli di carta.
Il sistema è particolarmente flessibile tanto da consentire la produzione di fogli in diversi formati (inclusi gli A3 ed A4 di largo uso negli uffici) ed in diversi spessori. Impostando le opzioni della macchina sarà quindi possibile produrre carta sottile per i documenti ordinari o carta ad alto spessore da usare ad esempio per la stampa di biglietti da visita. Interessante è anche la possibilità offerta dalla macchina di produrre carta colorata e persino carta profumata. A pieno regime di funzionamento la Epson PaperLab sarà in grado di produrre fino a 14 fogli di carta in formato A4 in un solo minuto. È interessante inoltre sottolineare che il processo di riciclo della carta adottato dalla PaperLab non richiede acqua, un risultato notevole soprattutto se paragonato ai sistemi tradizionali di produzione e di riciclo della carta che normalmente richiedono l’impiego di importati quantità di acqua.
I vantaggi della Epson PaperLab
Con lo sviluppo della PaperLab, Epson va ad accorciare l’intero percorso che permette il riciclaggio della carta trasformandolo in una attività che può essere gestita completamente a livello aziendale. Normalmente per avviare la carta ad un percorso di riciclo è necessario predisporre anzitutto apposite strutture di raccolta; il materiale così accumulato deve essere poi trasportato presso le strutture idonee al trattamento. In molti casi inoltre i vari processi di lavorazione della carta usata vengono svolti da entità diverse con la necessità di ulteriori trasporti nelle fasi intermedie. Come è facile intuire questo percorso avviene spesso con l’uso di veicoli a motore che ovviamente hanno un loro impatto a livello di emissioni di CO2 e consumo di carburante.
Con la Epson PaperLab questo genere di inconvenienti verrebbe completamente superato e l’intero percorso di riciclaggio della carta potrebbe essere gestito senza ricorrere a servizi esterni. Un vantaggio notevole quindi che avrebbe un duplice impatto positivo; Per le aziende PaperLab consentirebbe di ridurre la spesa per l’acquisto di nuova carta e i costi per l’avvio al sistema tradizionale di riciclo del materiale. Per la collettività invece si andrebbero a ridurre i costi di gestione dei rifiuti cartacei e ad eliminare le emissioni nelle fasi di trasporto.
Disponibile già nel 2016 in Giappone
Anche se attualmente la Epson PaperLab è ancora in fase di sviluppo, la sua commercializzazione è molto più vicina di quanto si possa immaginare. Seiko Epson Corporation infatti mostrerà un primo prototipo funzionate della macchina già all’evento Eco-Products 2015 in programma a Tokyo dal 10 al 12 dicembre. L’azienda inoltre prevede di mettere in vendita la PaperLab già nel corso del prossimo anno partendo proprio dal mercato giapponese. Successivamente la macchina per il riciclo della carta dovrebbe essere resa disponibile anche su altri mercati mondiali.
La PaperLab è frutto di un lungo lavoro di progettazione che Epson ha legato alla sua storica produzione di stampanti. La carta intesa come supporto per la distribuzione delle informazioni resta infatti ancora insostituibile in molti contesti. La carta è semplice da usare e affidabile nel tempo, non richiede energia per essere consultata ed è indipendente da qualsiasi dispositivo elettronico. D’altro canto però la carta proviene da una risorsa di per se limitata per cui è fondamentale associare il suo utilizzo a politiche generali e locali di sostenibilità. La Epson PaperLab si inserisce in questo percorso con una soluzione innovativa che concilia la praticità del supporto cartaceo con la sostenibilità di un processo di riciclo gestito completamente sul luogo di lavoro.
I destinatari della Epson PaperLab
Al momento Epson non ha fornito indicazioni sui prezzi e sui costi di utilizzo della macchina PaperLab per il riciclo della carta. Anche in assenza di queste informazioni è comunque presumibile che il sistema sia destinato ad aziende e pubbliche amministrazioni di medie e grandi dimensioni in grado senza grandi difficoltà di gestire internamente il percorso di riciclaggio della carta. A livello logistico dai dati tecnici diffusi si sa che l’intero sistema avrà dimensioni tutto sommato contenute (2,6 x 1,2 x 1,8 metri) che ne consentiranno l’installazione anche in spazi relativamente piccoli.
Il tema del riutilizzo delle materie prime è particolarmente importante per l’Europa dove molte risorse sono disponibili in maniera limitata. Un recente provvedimento della Commissione Europea ha reso disponibili nuovi fondi a sostegno della così detta economia circolare basata proprio sul riutilizzo delle materie prime in nuovi cicli produttivi. Lo stesso documento fissa l’obiettivo del 65% entro il 2030 per il riciclo dei rifiuti urbani all’interno di un contesto industriale in cui le stesse materie prime vengono riutilizzate in differenti contesti produttivi. La PaperLab riproduce questo stesso modello ciclico applicato alla dimensione aziendale. In prospettiva poi il sistema progettato da Epson potrebbe avere evoluzioni su più vasta scala anche in ambito civile.
Photo Credits | Epson
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