I detrattori dell’eolico si concentrano spesso sull’impatto visivo delle pale, uno scenario, quello dei parchi eolici, che a loro dire appesantisce e deturpa l’immagine del paesaggio. Questione di gusti, per molti altri, noi inclusi, l’energia eolica regala un tocco di pulito e di speranza ad un territorio che altrimenti sarebbe ulteriormente devastato dai fossili. Ad ogni modo, se proprio si volesse rimproverare qualcosa alle turbine eoliche, parlando di impatti negativi, più che sull’estetica, il dito si potrebbe puntarlo sulle conseguenze degli impianti su chirotteri ed uccelli. I volatili non avvertono la presenza delle turbine e spesso ne sono vittime. Un problema sempre più avvertito con l’aumento del numero di impianti, tanto che l’American Wind Energy Association in collaborazione con altri enti di ricerca governativi da tempo studia soluzioni adeguate ad arginare quello che è un fenomeno sempre più diffuso.
Non tutti lo sanno ma il 2012 sarà l’anno internazionale dedicato al pipistrello, animale che ha un ruolo fondamentale negli equilibri degli ecosistemi di tutto il mondo, spesso con una cattiva reputazione dovuta ai pregiudizi ed alla superstizione che pende sulla sua testa da secoli. Ebbene, proprio i pipistrelli risentono maggiormente della presenza delle turbine eoliche, dal momento che non ne avvertono il rumore o molto probabilmente lo associano a normali raffiche di vento.
Per tutelarli dallo schianto e da una morte sicura, negli Stati Uniti, per la precisione ad Altomont Pass, in California, area al 100% alimentata da energia eolica, si sta pensando di fornire di ultrasuoni le turbine.
Ad annunciarlo è stato Laurie Jodziewicz, che si occupa di comunicazione e politiche ambientali per la American Wind Energy Association. Jodziewicz ha reso noto che sono in corso studi e ricerche di fattibilità in collaborazioone con enti di ricerca governativi, per inserire deterrenti sonori ultrasonici, pensati in special modo per tutelare i pipistrelli, la specie che più incorre in incidenti di questo tipo.
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