Nel mondo delle rinnovabili comincia a farsi largo la convinzione che l’energia eolica sarà quella del futuro. Mentre il solare, il geotermico e le altre forme possono soddisfare soltanto piccole percentuali del fabbisogno energetico del proprio Paese, sembra che l’energia del vento possa fare molto di più, anche raggiungere il 100%. Ne sono convinti Oltremanica dove, dopo i piani della Scozia, ora anche il Governo irlandese ha deciso di costruire centinaia di parchi eolici sparsi sia off-shore che sul territorio, per poter produrre una quantità di energia enorme.
La Element Power, la compagnia che ha proposto il progetto, conta sul fatto di poter costruire 700 turbine in grado di soddisfare una grossa fetta del fabbisogno energetico non soltanto della piccola Irlanda, ma dell’intero Regno Unito. Il costo? Potremmo pensare a cifre stratosferiche, ed invece no, 5 miliardi di sterline, poco più di 6 miliardi di euro, all’incirca quanto costa una centrale nucleare “economica” che è in grado di soddisfare appena l’1-2% del fabbisogno energetico nazionale.
All’interno di questo budget inoltre sono compresi i costi dei cavi sottomarini che collegherebbero le due isole, in modo da far arrivare l’energia prodotta alla rete elettrica nazionale. Per la maggior parte si tratterebbe di parchi off-shore in quanto le comunità rurali si oppongono alla costruzione di impianti sul proprio territorio, ma i costi non dovrebbero lievitare di molto. Inoltre tutto ciò servirebbe per creare posti di lavoro visto che per realizzare una struttura del genere si impiegherebbero circa 1000 lavoratori.
Per realizzarlo non ci vorrebbe nemmeno tanto. Secondo Mike O’Neill, presidente dell’azienda, la produzione energetica potrebbe iniziare già nel 2018. L’Irlanda è molto impegnata nel settore dell’eolico. Sfruttando le sue condizioni geografiche infatti ha già installato oltre mille turbine sul suo territorio, e nel mare circostante, e punta a tagliare del 40% le emissioni di CO2 entro il 2020. Per capire di che numeri stiamo parlando, basti dire che l’Italia, che economicamente è molto più forte dell’Irlanda, punta a malapena a raggiungere un taglio del 20% entro la stessa data.
[Fonte: The Guardian]
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