Buone notizie per le energie rinnovabili italiane che, a dispetto degli scarsi incentivi e degli investimenti indirizzati massicciamente verso un ritorno alquanto improbabile al nucleare, sembrano comunque resistere e proiettarsi verso il futuro. L’eolico, ad esempio, chiude il bilancio dell’anno 2009 in positivo, stando a quanto riportato dal rapporto dell’Anev, l’Associazione nazionale energia del vento.
Nell’anno che ci siamo appena lasciati alle spalle la potenza eolica efficiente del nostro Paese si è attestata sui 4.850 MW di cui più di 1.100 MW installati nel 2009. Si tratta di un vero e proprio record per l’Italia, che conserva così la sua meritatissima terza posizione in Europa per energia eolica e il suo sesto posto nella classifica mondiale dei produttori eolici.
Come sottolineato dall’Anev:
il nostro Paese ha oramai il passo del resto del mondo e che, seppur ancora non al livello dei principali mercati europei, è in linea con il raggiungimento degli obiettivi Comunitari in tema di rinnovabili al 2020.
I dati del 2009 sono in linea con gli obiettivi settoriali, e consolidano il dato del 2008, consentendo all’Italia di rimanere nell’eolico il terzo Paese in Europa e il sesto nel mondo, nonostante il quadro normativo del settore non sia ancora stato definitivamente completato.
E in effetti, affinché le rinnovabili decollino sono necessari interventi strutturali massicci, che diano lo slancio finale ad un settore che finora è esistito e ha resistito grazie alla tenacia di investimenti privati e interventi locali a macchia di leopardo. E’ importante agire al più presto alla stesura di quadro normativo del settore che preveda l’Autorizzazione Unica, la Ripartizione dell’obbligo tra le Regioni, le Linee Guida e l’adeguamento delle infrastrutture energetiche:
Interventi necessari che l’Associazione auspica vengano presto assunti dal Governo e che consentirebbero di sfruttare pienamente il reale potenziale eolico nazionale, stimato in oltre 16.000 MW.
Una notizia positiva, dunque, che potrebbe avere risvolti ancora più ottimistici con un maggiore impegno del governo a favore delle energie rinnovabili.
[Fonte: Ansa Eco-Energia]
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