In Europa c’è una capacità installata da eolico pari a ben 87 mila MW con ricadute positive rilevanti in termini di mancate emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera, ma anche per garantire un approvvigionamento energetico sostenibile in tutto il Vecchio Continente. A metterlo in risalto è il colosso Siemens, ed in particolare la propria Divisione Renewable Energy che, nei primi quattro mesi del corrente anno, si è aggiudicata proprio in Europa ordini per oltre 150 turbine eoliche a fronte di una potenza complessiva cumulata pari a ben 360 MW.
Molte di queste turbine sono innovative e saranno impiegate, in particolare, in Gran Bretagna per l’impianto di Millour Hill, avente una potenza complessiva cumulata pari a 18 MW, ed in quello da 39 MW di Dagpazari, in Turchia. Le 151 turbine sono destinate al mercato eolico onshore, dove Siemens sta guadagnando quote di mercato dopo aver raggiunto la leadership mondiale nel mercato dell’eolico offshore.
Secondo quanto dichiarato dal CEO del Settore Energy di Siemens, Micheal Suess, con l’ascesa anche nel mercato dell’eolico onshore la società sta passo passo raggiungendo il proprio obiettivo, ovverosia quello di diventare nel comparto delle turbine uno del produttori leader al mondo. In merito, tra l’altro, nell’onshore, sempre per quel che riguarda le turbine eoliche, Siemens già dallo scorso anno ha raggiunto il secondo posto nel mercato americano a fronte di una crescita che si sta facendo sempre più robusta anche nel Vecchio Continente.
D’altronde in questi ultimi anni il business di Siemens è sempre di più diventato ecofriendly; solo lo scorso anno ben 28 miliardi di euro circa di fatturato sono stati conseguiti proprio dal suo portfolio ambientale a fronte di mancate emissioni stimate, per lo stesso periodo, in ben 270 milioni di tonnellate di anidride carbonica (CO2). Trattasi, per rendere l’idea, delle emissioni annue di grandi città come Singapore, Hong Kong, Delhi, Londra, Tokyo e New York, tutte messe insieme.