Va veloce con il vento la Cina. Il Paese orientale ha infatti obiettivi a dir poco ambiziosi per quanto riguarda la produzione di energia eolica. Se oggi il fabbisogno energetico del Paese è coperto solo all’1% dall’energia prodotta dai parchi eolici, il Governo nel suo piano energetico ha stabilito di innalzare questa cifra a ben il 17% nei prossimi anni. Per la precisione, la Cina vuole arrivare a raggiungere ben 1.000 gigawatt di elettricità generati dagli impianti eolici presenti nel Paese.
Il tutto entro quella famosa data del 2050 che tutti i Paesi fissano come termine quando si tratta di perseguire risultati ambiziosi, pensiamo ai treni elettrici al 100% della Germania tanto per citare un esempio.
Certo la Cina è già sulla buona strada dal momento che oggi è il maggior produttore di energia eolica al mondo. Pensate che alla fine del 2010 la potenza installata era di 41 gigawatt e continua ad oggi a crescere a ritmi piuttosto sostenuti. Non è impossibile dunque che raggiunga il 17% del fabbisogno energetico coperto da energia eolica nei prossimi 40 anni.
Che la Cina abbia deciso di investire in energie pulite e rinnovabili è certamente una buona notizia per il Paese e per l’ambiente, questo comporterà infatti una riduzione delle emissioni e migliorerà la qualità della vita della popolazione. Non la prenderanno affatto bene invece i mercati europei. Se prima la Cina acquistava infatti turbine eoliche dall’Europa, soprattutto dalla Spagna, ora le produce da sé e ha iniziato a fare la solita concorrenza spietata ed imbattibile alle industrie del settore del Vecchio Continente.
Imbattile perché i prezzi, come d’altra parte avviene per la maggior parte dei prodotti provenienti dal mercato cinese, sono decisamente più bassi di quelli europei. La qualità poi sembra addirittura più alta, dal momento che le turbine cinesi producono meno rumore e dunque meno inquinamento acustico ed hanno costi di manutenzione nettamente più bassi.
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