La Gran Bretagna è uno dei Paesi più attenti al mondo per quanto riguarda l’ecologia. Non ha grandi spazi sulla terraferma per costruire delle centrali eoliche o solari, e così sfrutta quello che ha: il mare. Per questo motivo due anni fa è partito un progetto molto ambizioso: costruire la più grande centrale eolica off-shore al mondo.
Questo gioiello della tecnologia è stato installato al largo delle coste del Kent. Un progetto da circa 900 milioni di euro che è stato ultimato a giugno e comincia oggi a dare i suoi primi frutti. E che frutti! Secondo i produttori, le circa 100 turbine che costituiscono la centrale riusciranno a coprire il fabbisogno di circa 200-240 mila abitazioni con 300 Mw di elettricità, portando ad un enorme risparmio in termini economici (non ci sarà bisogno di petrolio o carbone) ed ambientali, grazie alla CO2 che non viene più emessa.
Il ministro dell’Energia Chris Huhne ha presenziato all’inaugurazione più raggiante che mai, dicendosi soddisfatto dei risultati ottenuti e di quelli che il suo Paese ha intenzione di raggiungere in futuro. Il suo obiettivo, ma anche quello della classe dirigente britannica, è di rendere il Regno Unito il leader nel settore dell’eolico.
Siamo un’isola e credo fermamente che dobbiamo sfruttare al massimo i venti, le onde e le correnti. So che c’è ancora molto da fare per liberare quel genere d’investimenti necessari per introdurre nel Regno Unito un’economia a basso consumo di CO2 ma il Governo è deciso a fare la sua parte.
Il progetto però non si ferma qui. Infatti le turbine attualmente sono 100, e già questo permette alla struttura di guadagnarsi il titolo di più grande al mondo, ma allo studio c’è anche l’introduzione di altre 241 turbine, in grado di triplicare la potenza attuale.
Saranno in molti a storcere il naso, affermando che queste enormi pale deturpano il paesaggio. I progettisti hanno pensato anche a questo, e perciò hanno deciso di costruire la centrale ad una distanza tale dalla costa che è quasi impossibile vederle. Esse infatti si possono scorgere in lontananza soltanto nelle giornate di bel tempo, in modo da tutelare il paesaggio anche dall’inquinamento visivo. In questo modo l’ammontare dell’elettricità proveniente dalle fonti rinnovabili in Gran Bretagna sale a 5 Gigawatts, facendo avvicinare il Paese all’obiettivo del 15% entro il 2020.
Fonte: [Ansa]
Phyllisheelo 27 Gennaio 2017 il 1:36 pm
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