Nonostante una recessione paralizzante dei mercati, l’industria americana dell’energia eolica è cresciuta ad un ritmo incredibile nel 2009, aggiungendo un 39% in più alla capacità già esistente. Il Paese è vicino al punto in cui il 2% della sua elettricità viene prodotta da turbine eoliche. Continua la crescita ad un ritmo così veloce che può aiutare la nazione ad abbassare le emissioni dei gas che causano il riscaldamento globale anche più del previsto.
L’American Wind Energy Association, nella sua relazione annuale, ha spiegato che la quantità di capacità aggiunta l’anno scorso, 9.900 megawatt, è stata la più grande in assoluto, ed è stata del 18% superiore alla capacità aggiunta nel 2008. Il gruppo afferma che la crescita dell’energia eolica è stata aiutata dal pacchetto federale di stimolo passato un anno fa, che ha esteso il credito d’imposta e ha fornito altri incentivi agli investimenti per l’industria.
Ma il gruppo ha avvertito che la crescita potrebbe rallentare. Gran parte dello sviluppo del vento nel 2009 è stato causato da slancio a partire dal 2008, come turbine enormi ordinate prima e poi consegnate alle aziende. Nel 2009, la recessione potrebbe fermare molti produttori ed indebolire i nuovi ordini.
L’eolico resta l’industria in più rapida crescita. Dal 2002, la potenza base installata con le turbine a vento è aumentata di quasi sette volte. Ma anche così, l’industria americana è rimasta indietro rispetto all’Europa, che riceve circa il 5% della sua energia elettrica dal vento. La Commissione europea ha fissato un mandato ambizioso per raggiungere il 20% della produzione elettrica dal vento e altre fonti rinnovabili entro il 2020. La Danimarca ha sostanzialmente già raggiunto questo obiettivo con 10 anni di anticipo, e produce più energia eolica di quello che può utilizzare.
L’anno scorso, anche la Cina ha illustrato i nuovi programmi e ha più che raddoppiato la capacità del Paese del vento, investendo 14,6 miliardi dollari, con una rapida crescita prevista fino alla fine del decennio. Le preoccupazioni per il riscaldamento globale, hanno suscitato interesse per l’energia proveniente dalle fonti rinnovabili, accelerandone l’utilizzo e creando decine di migliaia di posti di lavoro.
Le turbine della nazione americana sono capaci di generare elettricità sufficiente ad alimentare l’equivalente di 9,7 milioni di case, secondo il rapporto. Speriamo che lo stop dovuto alla crisi non diventi definitivo.
[Fonte: New York Times]