Enrico Letta, gli ecologisti chiedono risorse per il Ministero dell’Ambiente al presidente incaricato di formare il nuovo governo, che dopo un rapido giro di consultazioni è in procinto di stilare la lista dei nuovi ministri. Auguri, da parte delle associazioni green, ma anche richieste e allarmi: è necessario un “presidio al più alto livello istituzionale” per le questioni ambientali.
Enrico Letta, come tutti sanno, è il nuovo presidente incaricato: l’esponente del Partito Democratico è attualmente impegnato a formare la rosa dei nuovi ministri, e mentre impazzano le previsioni, tra cui quella che vorrebbe l’attuale ministro dell’ambiente Corrado Clini riconfermato, gli ambientalisti scrivono per chiedere attenzione e risorse per l’ambiente.
Le personalità che hanno scritto al presidente incaricato Letta, rappresentati di varie organizzazioni ambientaliste italiane, sono Umberto Martini del Club Alpino Italiano, Giuseppe Onufrio di Greenpeace, Marco Furlan della Federazione Nazionale Pro Natura, Andrea Carandini del Fondo Ambiente Italiano, Franco Iseppi del Touring Club Italiano, Vittorio Cogliati Dezza di Legambiente e infine Dante Caserta del WWF.
Nella lettera delle associazioni, che sottolineano l’importanza fondamentale del garantire risorse necessarie al ministero dell’ambiente per il mantenimento del presidio ambientale, si legge:
Tale presidio è ampiamente legittimato dalle rilevanti, consistenti e pervasive conseguenze che le problematiche ambientali rivestono per l’economia, la società e quindi per il presente ed il futuro del Paese, soprattutto nello scenario dello sviluppo delle politiche europee. Pertanto le chiediamo di accogliere questa nostra perorazione anche possibilmente sotto il profilo di una continuità operativa di alta competenza e riscontrata credibilità internazionale.
La comunicazione inviata dalle tante associazioni ambientaliste elencate a Enrico Letta, si caratterizza inoltre per gli auguri verso un possibile governo efficace e di successo. Accanto agli auguri, tuttavia, le associazioni in maniera estremamente cortese ribadiscono l’assoluta necessità di non regalare le questioni ambientali a un ruolo di secondo piano.
Photo Credits | Getty Images
JudithDob 30 Gennaio 2017 il 6:52 pm
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