EnergyMed, la mostra convegno napoletana incentrata su rinnovabili ed efficienza energetica nel Mediterraneo, ha ospitato ieri pomeriggio Alfonso Pecoraro Scanio, che ha parlato di green jobs e del futuro delle energie pulite, sottolineando la necessità di una linea del Governo chiara ed unitaria in tema di incentivi e sicurezza per un settore che ha bisogno di fiducia per crescere.
Proprio sul futuro del comparto delle rinnovabili, Pecoraro Scanio fa le sue considerazioni, prevedendo una crescita vertiginosa:
Basta considerare quanto questo settore sia cresciuto in così poco tempo realizzando 120mila posti di lavoro in Italia, e che costituisca una soluzione produttiva migliorativa della vita di ciascuno di noi, per capire che nei prossimi anni si può arrivare a triplicare l’occupazione prodotta.
Certo a patto che il Governo si impegni con gli incentivi, per il Conto Energia. EnergyMed ed il Forum Universale delle Culture del 2013 saranno uniti in un progetto comune lanciato proprio da Pecoraro Scanio che spiega:
Il sole potrebbe essere un filo conduttore importante tra questa mostra e il Forum universale delle Culture; il sole rappresenta infatti la chiarezza sia perché rappresenta la luce e quindi un aspetto positivo, sia per il fatto che in tutto il mondo è visto in maniera oggettiva e reale. Le fonti rinnovabili sono il futuro e allo stesso tempo la cultura dei cittadini italiani e del resto del mondo.
Ad EnergyMed ieri è intervenuto anche il candidato sindaco di Napoli per il centro sinistra Mario Morcone, che ha parlato di mobilità sostenibile:
Mi piacerebbe che ci fosse una legge che per coloro che vivono nei centri storici fosse obbligatorio circolare con vetture elettriche.
E di rinnovabili, ovviamente:
Per la realizzazione di impianti fotovoltaici sarei pronto a recuperare spazi necessari in quelle zone dove ci sono strutture fatiscenti da abbattere come edifici che potrebbero lasciare spazio ad impianti di produzione per l’energia pulita. Ambiente significa sviluppo economico e quindi riqualificazione del territorio e migliore vivibilità per i cittadini.
Oltre ai toni elettorali, c’è di più?
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