In Italia un decimo del volume d’affari legato all’idroelettrico, ai rifiuti ed al biogas viene generato nella Regione Lombardia. Questo è uno dei dati emersi da un Rapporto che il Politecnico di Milano e la Camera di commercio di Milano hanno realizzato in merito allo sviluppo sul territorio delle fonti rinnovabili.
E se in tali ambiti la Lombardia è una Regione virtuosa, lo stesso si può dire anche per il fotovoltaico con Brescia, Milano e Bergamo che spiccano a fronte di oltre seimila impianti fotovoltaici presenti su tutto il territorio lombardo per una potenza che, in base ai dati aggiornati al giugno del 2009, è pari a quasi 57 MW, ma che entro il 2011 è destinata a quadruplicare fino ad arrivare a 230 MW.
Non a caso la Regione Lombardia è la prima in Italia per numero di impianti, mentre per potenza complessiva cumulata il primo posto è della Regione Puglia in virtù di una massiccia presenza sul territorio pugliese di impianti fotovoltaici aventi una taglia industriale. Quello realizzato dall’Ente camerale con il Politecnico di Milano è il primo Rapporto nell’ambito di una collaborazione nata nel mese di marzo dello scorso anno al fine di poter studiare, ma anche diffondere e consolidare le opportunità, sul territorio lombardo, legate allo sviluppo delle principali filiere di generazione di energia da fonti rinnovabili, ovverosia l’eolico, il fotovoltaico, l’idroelettrico e le biomasse.
Attualmente, restringendo il campo al fotovoltaico, l’energia prodotta nella Regione Lombardia è in grado di soddisfare il fabbisogno di 15-20 mila famiglie; a livello provinciale, per numero di impianti, spicca Milano dove però il numero di impianti pro-capite è tra i più bassi della Regione insieme a Como. La densità, infatti, è pari ad appena 32,56 impianti per ogni 100 mila abitanti per il semplice fatto che nel capoluogo lombardo l’unità abitativa tipica è sia multifamiliare, sia a più piani.