L’energia idroelettrica è spesso considerata la “cugina povera” tra le rinnovabili. Quando si parla di energia pulita si pensa subito al solare ed all’eolico, ma spesso ci dimentichiamo che l’idroelettrico per secoli è stata la principale tra le fonti rinnovabili nei Paesi industrializzati (se non l’unica), ed in molte parti lo è ancora oggi. Oltre all’energia dello scorrere dell’acqua però, la tecnologia moderna ci permette anche di sfruttare quello che una volta non poteva essere utilizzato: le onde. Ed è proprio quello che si cercherà di fare a breve in Messico.
Maremotrices de Energias Renovables, nota anche come Marersa, ha avviato un progetto per alimentare le aziende agricole situate lungo le coste del Messico per una capacità totale di 30 MW, l’equivalente di una grande centrale solare fotovoltaica, ma grazie alle onde dell’oceano. L’azienda, con sede a Città del Messico, prevede di installare 450 boe galleggianti per sfruttare il moto delle onde per creare pressione idraulica che viene convertita in energia elettrica.
L’aspetto positivo è che un impianto del genere non ha costi elevati e di conseguenza anche l’energia prodotta ha un buon prezzo:
Abbiamo la più economica delle energie rinnovabili in Messico. I parchi eolici possono arrivare ad offrire uno sconto tra il 10 ed il 12% sull’energia elettrica. Noi possiamo arrivare al 20%
ha spiegato Diego Carrion, direttore vendite e business manager di Marersa. Il primo step dovrebbe essere compiuto il prossimo febbraio con l’installazione delle prime boe al largo della costa dello stato della Baja California, in Messico, ma non è ancora chiaro entro quando questa specie di centrale off-shore sarà completamente operativa. L’esempio della Marersa è una sorta di esperimento a cui molti operatori di tutto il mondo guardano per scoprire se effettivamente l’investimento vale davvero perché potrebbe essere un altro dei metodi per creare energia rinnovabile, a costi decisamente più convenienti.
[Fonte e foto: Treehugger]