Negli ultimi anni abbiamo visto produrre energia praticamente da qualsiasi cosa: rifiuti, scarti della lavorazione del legno, alghe e persino dal movimento umano. Ora Unilever, multinazionale dei prodotti alimentari e per la casa, ha acquistato una fabbrica di Ben & Jerry’s, nei Paesi Bassi, per compiere una nuova impresa verde: la costruzione di un bio-digestore che converte i prodotti di scarto della produzione dei gelati in modo da fornire il 40% del fabbisogno di energia alla fabbrica senza dover ricorrere a combustibili inquinanti.
Realizzato da Paques, dovrebbe essere operativo entro la fine di quest’anno. Si chiamerà BIOPAQ®AFR e, secondo i suoi dirigenti, non sarà come i bio-digestori di vecchia generazione, considerati inquinanti.
Paques descrive così l’iniziativa:
Dopo un periodo di prova di successo, Unilever ha optato per un nuovo tipo di bio-digestore di Paques, il BIOPAQ®AFR, in cui i microrganismi naturali (in questo caso più di 24 miliardi (24 x 1015) di piccoli germi) “mangiano” i prodotti di scarto e li trasformano in biogas. In questo sistema, le acque reflue vengono purificate dalla conversione dei prodotti di scarto della produzione del gelato come latte, panna, proteine, sciroppi e pezzi di frutta, in biogas.
La novità sta nel proposito di risolvere il problema di dover smaltire interi flussi di acque reflue (che contengono grassi e oli), le quali vengono trattate, o sarebbe meglio dire “digerite”, in un reattore compatto, unito a particelle degradabili, mentre nei sistemi tradizionali questo è possibile solo passando attraverso una serie di fasi di lavorazione.
Non si sa ancora se la tecnologia sarà estesa alle fabbriche che Ben & Jerry’s aprirà a breve negli Stati Uniti, o se Unilever (che opera anche in Italia) ha intenzione di provarla anche in altri Paesi. In ogni caso l’iniziativa sembra promettente, anche se i progetti di produzione di biogas non sono sempre verdi come sembrano, e continueremo a vigilare sul caso per darvi notizia di quando l’impianto sarà in funzione, per controllare se manterrà le promesse e se sarà davvero così eco come dicono.
[Fonte: Treehugger]
Max 13 Settembre 2011 il 12:58 pm
Quello di ricavare energia dal gelato sinceramente mi mancava…
Conoscevo grazie ad Euromec degli impianti di trattamento acque reflue da macellazione lavorazione carni o da lavorazione latte o da cantina vinicole..ma mai dal gelato!
Paola P. 13 Settembre 2011 il 1:14 pm
si può ricavare energia, potenzialmente, da tutto, poi bisogna vedere, a conti fatti, se conviene 🙂