Sembra mettere tutti d’accordo la linea politica di finanziare maggiormente il comparto delle rinnovabili, a dispetto di quello dei combustibili fossili. Almeno in linea teorica. La riforma energetica globale, dopo che gli Stati Uniti l’hanno bocciata sul loro territorio, rischia di subire una pesante sconfitta anche nel resto del mondo.
Per rilanciare il settore, come per ogni ramo dell’industria, sono vitali sovvenzioni e contributi per le aziende. Il problema è che, come spiega una nuova relazione della USC Marshall School of Business, il comparto dei combustibili fossili, in tutto il mondo, riceve ben 12 volte l’ammontare delle sovvenzioni destinate all’energia pulita.
Non c’è da meravigliarsi se la crescita nel settore dell’energia sostenibile è così stentata: i combustibili fossili sono una scommessa molto più sicura. Tornando ai leader del settore energetico mondiale, gli Stati Uniti, il Governo dà ancora decine di miliardi di dollari in sussidi alle compagnie petrolifere ogni anno. E altrove, c’è il sostegno statale molto più pesante. Il Los Angeles Times analizza la relazione:
L’energia da combustibili fossili ottiene 12 volte più sussidi delle energie rinnovabili in tutto il mondo […] Tale differenza, tra gli altri ostacoli, è dovuta agli alti costi di start-up per l’alta tecnologia e ai prezzi bassi dei prodotti, che trattengono gli investimenti ecologici dal boom. Senza una chiara politica globale sul modo di regolamentare ed incentivare il green business e la tecnologia, gli investitori non faranno alcuna scommessa a lungo termine sul settore, che è anche meno redditizio rispetto al mercato dei combustibili fossili.
Le aziende dei combustibili fossili hanno sempre tenuto fuori le lobby del settore dell’energia pulita dai margini di profitto enormi ogni volta che un disegno di legge veniva proposto, in modo da creare seri ostacoli politici. Nel 2009, per esempio, solo la Exxon ha speso più denaro per campagne contro la legge sul clima di quanto non abbia fatto tutto il settore dell’energia pulita per produrre elettricità.
Tagliare i sussidi alle compagnie petrolifere e del carbone dovrebbe essere una priorità assoluta. Solo così, dirottando tali fondi verso il comparto delle rinnovabili, si può sperare che il settore possa farcela a regalarci un giorno energia completamente pulita ed aria respirabile. Purtroppo l’andamento attuale non sembra voglia prendere questa strada.
[Fonte: Treehugger]
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