Dai dati pubblicati in questi giorni dall’International Energy Agency (IEA) la Cina risulta essere il Paese che consuma più energia al Mondo, persino dopo gli Stati Uniti. Per Zhou Xan, il portavoce dell’Ufficio Nazionale per l’Energia di Pechino la notizia non è attendibile
E’ una stima che può servire come indicazione ma che non è molto credibile. Noi pensiamo che non abbia capito bene la situazione cinese, ed in particolare gli sforzi che la Cina ha fatto per risparmiare energia, ridurre le emissioni e sviluppare nuovi fonti di energia.
L’economista Faith Birol dell’IEA afferma che la Cina si pone come maggior consumatore di energia, sorpassando gli USA che detenevano il “primato” dagli ultimi 100 anni. Il dato è molto significativo perché mostra come il Paese orientale si stia facendo strada nell’economia globale, e di come abbia risentito in modo minore della crisi dei mercati europei ed americani. Il boom dei consumi ha ovviamente portato ad un aumento sensibile dell’inquinamento, dell’emissione di gas serra e di diossido di carbonio. Gli sforzi per ridurre le emissioni di anidride carbonica e la volontà di investire nelle fonti rinnovabili assumono ora un significato ancora più importante.
Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, nel 2009 la Cina avrebbe consumato 2.252 milioni di tonnellate di energia ripartite, in base alla percentuale più alta, tra carbone, petrolio, gas naturale e fonti rinnovabili. I suoi consumi hanno superato del 4% i 2.170 milioni di tonnellate di energia consumati dagli Stati Uniti lo scorso anno. Le previsioni statistiche avevano previsto un tale incremento in un arco di tempo decisamente maggiore. Difatti i consumi di energia in Cina nel 2000 erano circa la metà di quelli dei Paesi OCSE. Gli USA continuano però ad essere i maggiori produttori di energia pro-capite al Mondo, arrivando ad utilizzare energia fino a 5 volte superiore rispetto alla media cinese. Le prospettive per il futuro potrebbero essere allarmanti, visto che la Cina è lo Stato più popoloso al mondo, con oltre 1,3 miliardi di persone. Tra gli altri primati negativi degli USA, va ricordato il consumo di barili petrolio, ben 19 milioni al giorno contro i 9,2 della Cina. Nel prossimo incontro del World Energy Outlook del 9 novembre 2010 verranno valutate le implicazioni dei consumi cinesi a livello globale.
[Fonte: Ansa]
[Foto: IEA]
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