Una buona idea proveniente dal Brasile potrebbe rivedere il metodo di utilizzo dei carcerati anche qui da noi in Italia. Mentre nelle nostre carceri le persone vengono abbandonate a loro stesse, ed i servizi sociali sono comunque molto limitati, nel Paese sudamericano hanno inventato un metodo che fa bene a tutti, compresa quella società che è stata “ferita” dal delitto che hanno compiuto gli ospiti delle patrie galere: produrre elettricità.
Nella prigione di Santa Rita do Sapucaí il giudice ha deciso che i carcerati potevano ridurre la propria detenzione producendo energia da rivendere alla città. La struttura è stata così fornita di una serie di cyclette collegate ad una mega batteria la quale poteva essere caricata proprio con le pedalate. Niente di eccezionale, addirittura alcuni concerti qui da noi vengono alimentati dalla forza delle gambe. Secondo la nuova legge dunque, ogni 16 ore di pedalata al detenuto viene sottratto un giorno di galera.
In questo modo i carcerati fanno attività fisica che fa bene al proprio corpo, fanno un servizio per la società, si tengono occupati e vedono ridursi i giorni di detenzione. D’altra parte anche la società, che ha perso qualcosa a causa di quel delitto, ne guadagna magari alleggerendo la propria bolletta energetica grazie ai loro sforzi, visto che poi quell’energia verrà veicolata per alimentare l’illuminazione stradale.
Ovviamente questa pratica non è obbligatoria, il detenuto può decidere se e quando effettuarla, ma certamente gli conviene farlo visto che, come abbiamo visto prima, ci guadagna. Secondo quanto riporta il Jornal Nacional, il quotidiano brasiliano che ha dato la notizia, uno dei detenuti intervistati ha dichiarato di avere perso 4 chili grazie a quest’attività. Ed ha anche accorciato il periodo di detenzione, che non è mai sgradito. Il direttore del carcere ha dichiarato che l’esperimento è stato un successo ed ora verrà allargato anche ad altre strutture.
[Fonte: Treehugger]
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