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Enel ha firmato ieri a Pechino presso l’ ambasciata italiana in Cina due accordi di cooperazione per l’abbattimento delle emissioni ad effetto serra. I documenti siglati si inseriscono nell’ambito del Piano di Cooperazione italo-cinese avviato già nel 2001 con l’obiettivo di individuare un percorso di sviluppo sostenibile nel paese asiatico. Gli accordi prevedono un Memorandum of Understanding tra il gruppo dell’ad Fulvio Conti ed il ministero delle Scienze e della Tecnologia della Cina al fine di promuovere l’utilizzo di ‘clean coal technologies’ facendo leva sull’esperienza già maturata in Italia. Le tecnologie in questione determinerebbero per le centrali a carbone cinesi il 50% di efficienza in più e la riduzione di un terzo della CO2 prodotta per MWh generato.


Nell’occasione Conti ha dichiarato:

Gli accordi di oggi rafforzano la collaborazione tra Enel, le istituzioni e le maggiori imprese cinesi avviata con successo sin dal 2004. Enel mette al servizio di un grande Paese capacità tecnologiche di eccellenza con l’obiettivo di fornire un contributo cruciale nella lotta ai cambiamenti climatici.

E presenziando alla firma degli accordi Riccardo Sessa, Ambasciatore d’Italia in Cina, ha detto:

L’energia e’ un tema chiave delle attuali relazioni internazionali. La Cina si e’ posta come obiettivo di migliorare la propria efficienza energetica e di raggiungere uno sviluppo economico sostenibile. É proprio quanto Italia e Cina stanno facendo attraverso vari programmi istituzionali ed attraverso l’expertise ed il know how di gruppi industriali quali l’Enel.

Anche il direttore generale del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio italiano, Corrado Clinica espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto aggiungendo:

Si tratta accordi molto importanti che pongono le basi per una proficua collaborazione da sviluppare nell’ottica della promozione in Cina di tecnologie low-carbon intensive.

La firma di questo accordo consolida la posizione di assoluta leadership conquistata da Enel sul mercato cinese dove la società guidata dall’AD Fulvio Conti risulta essere prima per volumi di emissioni evitate da progetti ad oggi già approvati dalle autorità cinesi.

Commenti (1)

  1. La Cina è tra le maggiori responsabili dell’emissione di carbonio; possiede più di 200 miniere a cielo aperto di carbone fossile e la quasi totalità delle sue industrie funzionano a carbone. L’ENEL ha semplicemente sottoscritto un trattato pari a quello di kyoto (questo cinese non mi ricordo come sichiama), ma del quale la Cina stessa e l’america non l’hanno sottoscritto…

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