Anche ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) si mette al passo coi tempi e propone una serie investimenti per quelle che sono le reti energetiche del futuro. Le reti energetiche del futuro sono le fonti rinnovabili: il sole, il vento, il calore termico.
L’installazione, la progettazione e la realizzazione di impianti per la produzione energetica in edifici nuovi o sottoposti a ristrutturazione, è disciplinata dalla direttiva 2009/28/CE che stabilisce, dal maggio 2012, che gli impianti di produzione di energia termica devono coprire almeno il 20% del fabbiscogno termico di acqua calda sanitaria, riscaldamento e raffrescamento da fonti rinnovabili; con un incremento fino al 50% dal 1 gennaio 2017. Gli obiettivi richiesti dal decreto, potrebbero trovare ostacoli laddove vi sono difficoltà applicative. In complessi edilizi ad alta densità abitativa, ad esempio, può essere complesso trovare uno spazio sufficiente alla realizzazione di un impianto che possa fornire energia pulita a tutte le abitazioni. Per questo, come spiegano gli esperti ENEA, è fondamentale analizzare le potenzialità delle reti energetiche locali. Queste sono viste come due sottoinsiemi elettrici e termici in cui vengono compbinate fonti rinnovabili, come il fotovoltaico e il piccolo eolico, collettori solari e tecnologia per la cogenerazione diffusa. L’uso combinato di questi elementi genera dei vantaggi tecnici ed economici in quanto va a diminuire la dispersione di energia nella rete di distribuzione, ma viene anche garantita una maggiore continuità del servizio, senza contare i vantaggi per l’ambiente.
Dal 2010 ad oggi l’installazione di impianti per la produzione di energia pulita ha subito una forte crescita, dovuta in parte alla realizzazione e agli incentivi per il fotovoltaico. Attualmente il nostro Paese può contare su 2.772 km di rete energetica termica, a cui sono allacciate 48.568 sottocentrali di utenza. Si tratta di reti pubbliche e private, che hanno come polo cebtri di ricerca, Università, sedi comunali, ma si può fare molto di più. Queste reti energetiche locali vanno potenziate con nuove tecnologie affinché il risparmio in termini di CO2 e di gas serra sia sempre più elevato. I fornitori dei servizi che saranno nel futuro gli operatori delle reti di distribuzione e i fornitori di servizi dovranno garantire impianti sempre più performanti agli utilizzatori. Gli utlizzatori attraverso apparecchiature di semplice utilizzo, come i contatori elettronici, potranno conoscere in modo tempestivo i consumi, e il risparmio economico ed ecologico. Saranno dunque più consapevoli dei loro consumi e potranno far sì che il mercato si adegui alle loro esigenze, richiedendo dai fornitori reti energetiche sempre più efficienti e moderne. Il consumatore diviene in un certo senso la parte attiva del processo e attraverso il suo comportamento consapevole può modulare la propria domanda e offerta, e quindi lanciare la maggiori sfide delle reti per il futuro.
[Fonte e foto: ENEA]