Le emissioni globali di biossido di carbonio nel 2008 sono salite dell’1,94% all’anno per un totale di 31,5 miliardi di tonnellate metriche, secondo l’istituto delle energie rinnovabili tedesco IWR.
L’istituto privato, che ha sede a Muenster e fornisce consulenza ai ministeri tedeschi, ha dichiarato che il biossido di carbonio (CO2), lesivo per l’ambiente, è aumentato per il decimo anno consecutivo, in contrasto con i programmi del protocollo di Kyoto del 1997, volti a cercare di ridurre le emissioni di CO2 del 5,2% entro il 2012.
L’IWR raccomanda di collegare le emissioni commisurate agli impegni presi dai singoli Paesi sulle energie rinnovabili. Ha inoltre affermato che se i negoziatori adottassero questo approccio, si potrebbe stabilizzare il consumo globale di combustibili fossili e le relative emissioni di CO2.
“Il protocollo di Kyoto non è fuori portata”, ha detto Norbert Allnoch, direttore dell’IWR. Pare che le emissioni globali siano del 40% superiori a quelle del 1990, l’anno preso in considerazione per l’inizio dei negoziati. Allnoch spiega che:
(La nostra raccomandazione) è un approccio migliore per cercare di convincere i Paesi a ridurre le loro attività industriali, che inevitabilmente creano ostilità e incomprensioni su chi dovrebbe fare cosa per proteggere il clima
L’approccio comporterebbe un collegamento tra la produzione di CO2 di ciascuno dei 65 Paesi e di alcune altre regioni, agli investimenti nelle industrie di fonti energetiche rinnovabili come il vento, solare o biocarburanti.
Circa 120 miliardi di euro sono stati investiti in fonti energetiche rinnovabili nel 2008, secondo i dati IWR. Questo dato dovrebbe essere almeno quadruplicato per un totale di circa 500 miliardi di euro l’anno per cercare di invertire la tendenza delle emissioni di CO2 ed abbattere l’inquinamento.
Più alte sono le emissioni di CO2 in un dato Paese, maggiori fonti rinnovabili dovrebbero essere usate per contrastarle
ha concluso Allnoch. Le emissioni di biossido di carbonio dell’industria pesante che partecipano all’European Union’s Emissions Trading Scheme sono scese l’anno scorso del 3,1% rispetto al 2007. Ciò era dovuto al calo della produzione industriale conseguente al rallentamento economico globale, ma di certo non possiamo sperare che le emissioni possano ridursi soltanto grazie alla crisi economica.
Fonte: [Reuters]
