La Commissione Europea che si occupa delle politiche ambientali ha retto all’urto della politica che, spinta dalla crisi economica, chiedeva di rivedere i parametri decisi sulle emissioni delle automobili nei mesi scorsi. In breve, da qualche mese, forse anni, al Parlamento Europeo si discute di inserire delle limitazioni alle emissioni delle auto vendute nel Vecchio Continente per poter abbattere l’inquinamento atmosferico. Queste limitazioni però comportano importanti spese per le case automobilistiche che devono trovare il modo di fare auto meno inquinanti, e con la scusa della crisi del settore, i costruttori avevano chiesto una proroga.
Ma dopo aver ascoltato le loro ragioni, l’UE ha deciso di andare avanti per la sua strada ed ha stabilito le nuove e definitive regole che sono diventate ufficiali. Si parte dal presupposto che oggi non esiste alcun limite alle emissioni, ed infatti le cosiddette “supercar”, ovvero le auto di lusso come le sportive, o i SUV, inquinano a livelli spropositati. Dal 2014 invece tutte le auto che verranno commercializzate in Europa non potranno superare i 140 grammi di CO2 emessa per chilometro percorso. Nel 2015 questo limite sarà abbassato a 130 g/km, nel 2020 a 95 g/km e nel 2025 a 70 g/km, anche se quest’ultimo parametro non è stato deciso con certezza. L’obiettivo è di arrivare al 2030 con un parco auto che emette quasi zero.
Secondo coloro che hanno preso questa decisione, i primi a giovarsene sarebbero proprio gli automobilisti che mediamente risparmieranno circa 500 euro all’anno per i costi del carburante, mentre il risparmio in termini di emissioni di CO2 nell’atmosfera sarà rilevante ma attualmente difficile da calcolare. Se la previsione è complicata, lascia esterrefatti comunque il “conto” del passato. Dal 1990 al 2008 infatti le emissioni delle automobili sono aumentate di ben il 26%. Se si riuscisse a ridurle di un numero altrettanto alto, sarebbe già un buon inizio. Speriamo solo che il resto del mondo non lasci come sempre l’Europa sola in questa battaglia visto che la maggior parte delle auto inquinanti provengono dal mercato americano.
[Fonte: Ultimogiro]
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