La situazione dei rifiuti di Palermo va sempre peggiorando. Mentre a Napoli bene o male è stata risolta, con gran parte della città libera ed i rifiuti emarginati in qualche strada periferica, nel capoluogo siciliano ancora non è stata trovata una soluzione. Tanto che la prossima Pasqua puzzerà di immondizia. Per evitare tutto ciò l’Amia, la municipalizzata dei rifiuti, ha messo in campo tutte le forze a disposizione e fatto lavorare tutti i propri dipendenti anche di domenica. Ma sembra non bastare.
Attualmente si stima che per le strade ci siano duemila tonnellate di rifiuti, la capacità di recupero è di circa 1000 al giorno a pieno regime, ma il problema è che non si fa a tempo a toglierli che si riforma tutto. Ieri persino un centro dialisi è rimasto bloccato perché il portone d’accesso era ricoperto di sacchetti ed altre cianfrusaglie gettate lì da qualche genio.
La situazione è persino peggiorata negli ultimi giorni a causa di uno strano blocco dei mezzi per uno sciopero, poi rientrato perché sembrava infondato, su cui ora la Procura sta indagando, che ha tenuto in deposito i compattatori. La più immediata conseguenza è stata che se prima a stento si riuscivano a limitare i danni, sono bastati pochi giorni per far ripiombare la città nella puzza di immondizia. Anche la differenziata è andata gambe all’aria visto che, a causa dell’emergenza, i camion che avrebbero dovuto recuperare soltanto alcuni tipi di rifiuti si sono visti costretti ad inglobare sacchetti di ogni genere. Ma evidentemente non è bastato.
Intanto la gente esasperata ha ricominciato a dare fuoco ai cumuli di immondizia mentre i commercianti e soprattutto gli albergatori lanciano l’allarme perché i turisti scappano vista la situazione per le strade, e ormai la città è abbandonata a se stessa. L’Amia ha promesso che ripulirà la città prima di Pasqua, ma sembra tanto una missione impossibile.
[Fonte: Repubblica]
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