Emergenza rifiuti in Norvegia, ce ne sono troppo pochi

Anche la Norvegia ha la sua emergenza rifiuti. Esattamente come noi. Ma con un problema contrario al nostro. Le strade di Oslo non sono ricoperte di immondizia, i cassonetti non sono dati alle fiamme e girando per i vicoli non si respira aria di putrefazione. No, il problema è che ne hanno troppo poca. Il motivo di tutta questa fortuna è da ricercare negli impianti di cogenerazione, che sono noti anche in Italia ma che stranamente nessuno ha avuto l’ardire di costruire. Si tratta di impianti che producono elettricità e riscaldamento partendo dai rifiuti.

In Norvegia, è noto, la temperatura è mediamente molto più bassa della nostra. Loro però per riscaldare quegli edifici che da noi consumerebbero tonnellate di carbone immettendo una quantità immensa di CO2, utilizzano i rifiuti. In una città come Oslo ad esempio questa sola fonte copre metà del fabbisogno giornaliero. Ma purtroppo in Norvegia c’è anche un’altra emergenza, e cioè il riciclo. I norvegesi riciclano troppo. Per questo negli ultimi anni si sono premuniti importando i rifiuti dalla Svezia e dall’Inghilterra. Sì perché i norvegesi producono appena 150 milioni di tonnellate di rifiuti l’anno, ma ne bruciano 700 milioni. Sono così costretti ad importare immondizia. Siamo veramente alla follia.

Ma c’è di più. Anche gli inglesi e soprattutto gli svedesi (ma anche i vicini austriaci e tedeschi) si sono fatti furbi e negli anni hanno costruito i loro impianti di cogenerazione. Che ricordiamolo, sono ben diversi dagli inceneritori a cui siamo abituati noi. E così per il prossimo inverno si prospetta un bel problema per i norvegesi. Se gli svedesi e gli altri Paesi vicini bruceranno la loro stessa immondizia, rischiano di rimanere al freddo. Praticamente l’opposto del problema italiano in cui c’è difficoltà a smaltire i rifiuti che non sono mai differenziati, e quindi assistiamo ad inverni fin troppo caldi a causa degli incendi nei cassonetti per le strade.

Photo Credits | Getty Images