Rifiuti a Napoli: l’emergenza che conferma la regola. Sarebbero tremila le tonnellate di spazzatura accumulatesi lungo le strade della città nelle ultime ore. Napoli suda e trasuda immondizia: nel surreale clima elettorale è la città stessa ad essere impresentabile, a causa delle diverse facce che si sono avvicendate sui manifesti, sorridendo coi loro faccioni in posa positiva ed ispirafiduciapopolo, tutte senza scendere da quei manifesti, senza risolvere l’annoso problema dei rifiuti.
Oggi è tornato a parlare l’assessore all’Igiene Urbana del Comune, Paolo Giacomelli, spiegando che l’impasse non si crea a causa della mancata raccolta bensì del conferimento:
Gli impianti al momento sono pieni, fermi e, dunque, non riusciamo più a conferire.
Ottocento tonnellate sono state scaricate, nel corso della notte e fino alle prime ore del mattino, negli impianti. Poi il blocco:
Nelle ultime quattro ore siamo riusciti a scaricare solo quattro compattatori, dunque 40 tonnellate. Senza toni polemici tutto questo dimostra che il problema non è la raccolta dei rifiuti ma il conferimento.
La situazione, fa sapere Giacomelli, potrebbe peggiorare. Intanto, dalla riunione tecnica che si è tenuta nelle ultime ore tra l’Ufficio flussi della Regione Campania, Asia e militari, si apprende che domani i militari del Genio saranno a Napoli a ripulire le strade, partendo da via Ferrante Imparato, nella zona ad Est della città e dando priorità alla spazzatura che ostruisce il passaggio a zone ed edifici sensibili, come scuole ed ospedali.
Da Napoli ritorneranno in giornata anche a Quarto, dove già ieri hanno recuperato 500 tonnellate.
La salute dei cittadini, secondo quanto affermato da Maria Triassi, del Dipartimento di Igiene della Federico II, è potenzialmente a rischio, un rischio che aumenta con il trascorrere delle ore ed il prolungarsi della permanenza dei cumuli di spazzatura lungo le strade. Come un’epidemia, si tratta di un’emergenza non prevedibile:
Anche le disinfezioni lasciano il tempo che trovano perché si continua comunque a dare da mangiare a blatte, topi, gabbiani. L’unica cosa da fare è ripulire le strade. Il rimpallo delle responsabilità a cui assistiamo dipende dalla campagna elettorale perché chi dovrebbe occuparsi di queste cose pensa, invece, alla campagna elettorale.
Ricerche correlate:
Commenti (5)