A causa dell’inazione e della crisi politica ed economica l’Italia ora si ritrova in una vera e propria emergenza alimentare. Lo ha denunciato ieri la Coldiretti, in occasione dell’Earth Day, per mostrare come anche il nostro Paese stia pagando le conseguenze del maltrattamento del pianeta. Il problema, dicono dall’associazione dei coltivatori diretti, riguarda la perdita di terreno coltivabile. Una situazione paradossale che vede le aziende agricole chiudere ed i terreni abbandonati a se stessi.
Secondo la Coldiretti, i guai hanno una duplice causa: l’abbandono del territorio che provoca dissesto idrogeologico (ogni giorno in Italia si perdono 288 ettari di terreni agricoli, grandi quanto 400 campi di calcio), ed una politica agricola non all’altezza del momento attuale. Le aziende del territorio infatti non sono più aiutate, a volte vengono persino ostacolate dalla burocrazia, e così ci ritroviamo a dover importare il cibo dall’estero.
I numeri parlano chiaro: quest’anno solo il 75% degli alimenti consumati in Italia provenivano da coltivazioni italiane. Il resto è stato importato, e quello che è ancora più grave è che molti dei prodotti importati vengono spacciati per made in Italy senza esserlo davvero. Il rischio è che in futuro vada sempre peggio perché l’abbandono dei campi abbasserà sempre di più quella percentuale di autosufficienza (in vent’anni abbiamo già perso il 15% della terra coltivata, e questo processo rischia di essere accelerato in futuro), ed il tutto verrà peggiorato dallo stato di abbandono del territorio. Per Coldiretti infatti il 9,8% del territorio nazionale è a rischio frane e alluvioni, un problema che tocca 5 milioni di italiani.
L’agricoltura è un settore strategico anche per l’energia. Se verranno rispettati gli obiettivi europei, infatti, entro il 2020 il 45% delle rinnovabili verrà dalle campagne, cioè dalla rivalutazione energetica degli scarti di campi e stalle
ricordano dall’associazione che, proprio nella giornata della Terra, ricorda alla nostra sempre più confusa politica quanto sia importante rispettarla.
[Fonte: il Sole 24 Ore]
Photo Credits | Getty Images
Arlie 1 Marzo 2017 il 3:06 am
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