Garage Story è la nuova, interessante iniziativa di Ecodom – Consorzio italiano recupero e riciclaggio elettrodomestici, che getta una luce inedita su quali sono i tanti elettrodomestici da buttar via che gli italiani si ostinano a tenere in casa e sul perché gli italiani si comportano in questo modo.
Garage Story: storia dei nostri garage, dei nostri sgabuzzini, dei nostri angoli e cassetti. Gli elettrodomestici che anziché essere smaltiti restano nelle nostre case senza motivo. Dall’indagine Ecodom risulta che i grandi elettrodomestici ormai da buttare e che ci ostiniamo a conservare sono in prevalenza i condizionatori portatili, poi le asciugatrici, i boiler elettrici. Per quanto riguarda i piccoli elettrodomestici invece abbiamo anzitutto le pianole, poi i videoregistratori e i monitor per tubo catodico.
Passando alla cucina, quali sono i dispositivi elettrici che rotti, malfunzionanti, in attesa di riparazione tendiamo a conservare? A dominare la classifica sono friggitrici, macinacaffè e tostapane (per chi volesse conoscere tutti i risultati nel dettaglio rimandiamo al “Rapporto di ricerca sulle abitudini di utilizzo e smaltimento delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei consumatori italiani”).
Ma non solo, Garage Story di Ecodom traccia il profilo degli italiani che accumulano rifiuti elettrici in casa, spiegando quindi per quale motivo si conservano oggetti da smaltire. In termini di quantità abbiamo soprattutto i disinteressati, ovver coloro che non hanno voglia o non sanno come smaltire gli elettrodomestici né sentono un grande stimolo a farlo (sono il 31% del campione analizzato), poi troviamo, in numero quasi pari (il 29%), gli italiani che non vogliono gettar via nulla perché potrebbe pur sempre servire in un futuro imprecisato (anche se risulta rotto). Tra gli altri abbiamo poi gli emotivi, che non si liberano di apparecchi perché hanno un legame affettivo di qualche genere con essi, i polemici che vorrebbero che qualcuno andasse a bussare alle loro case per ritirarli, e i diffidenti che non sono sicuri che comunque il rifiuto sarebbe smaltito correttamente.