Non sono bastati tutti gli appelli alla tutela degli elefanti che arrivano da ogni parte del mondo da anni, i bracconieri continuano con la loro caccia senza alcun problema. Anzi, negli ultimi tempi i loro sforzi sembra si siano addirittura intensificati, come a voler cercare di ottenere gli ultimi trofei prima che tutti questi pachidermi si estinguano. Qualche esempio? Secondo quanto riportato dal Washington Post proprio ieri, nel principale porto del Kenya sono stati intercettati 638 pezzi d’avorio provenienti da elefanti cacciati nel territorio dell’Africa Orientale (foto a sinistra).
Due settimane fa invece sono state scoperte le carcasse di 11 elefanti uccisi nel Tsavo East National Park, un parco che, in teoria, dovrebbe essere una riserva protetta. Il motivo per cui ci sono così tanti elefanti uccisi? Secondo gli esperti la colpa è del boom economico cinese:
“La Cina è il principale acquirente di avorio nel mondo”, ha detto il dottor Martin Esmond, ambientalista e ricercatore che ha trascorso decenni a tracciare il movimento dell’avorio illegale in tutto il mondo. È da poco tornato dalla Nigeria, dove ha condotto un sondaggio visivo sulla vendita di avorio nella città di Lagos. Le sue scoperte, unite a quelle del Dr. Martin e dei suoi colleghi, hanno contato più di 14.000 oggetti di avorio lavorato e grezzo in un unico luogo, il mercato Lekki a Lagos. L’ultima indagine, condotta presso il mercato del 2002, contava circa 4.000 articoli, ciò rappresenta un aumento di tre volte in un decennio
si legge in un dossier redatto dall’americana ABC. Ormai, secondo l’associazione no-profit Save the Elephant che ha effettuato uno studio durato 14 anni, mediamente un elefante adulto ha più probabilità di venire ucciso dall’uomo che di morire per cause naturali. Un altro studio dell’Università di Johannesburg, in Sudafrica, ha notato come a distanza di 10 anni solo un elefante adulto su 6 resta vivo. Un danno per tutti. Per la natura perché rischia di perdere un pezzo di biodiversità, ma anche per l’uomo dato che l’elefante è una delle principali attrazioni turistiche del Kenya. Tutto per sedicenti rimedi miracolosi della medicina tradizionale cinese, o per mangiare un pasto con delle bacchette d’avorio.
[Fonte: Treehugger]
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