Gli elefanti marini si spostano sulla scia dei repentini cambiamenti climatici in corso, modificando velocemente abitudini e luoghi di riproduzione proprio sulla base degli attuali stravolgimenti ambientali.
Una recente ricerca ha individuato uno spostamento di decine di chilometri delle colonie di elefanti marini, riconducibile alle esigenze di adeguarsi al ritiro dei ghiacciai.
Un team internazionale di ricerca, tra cui il Dott. Marco de Bruyn e studiosi provenienti da Stati Uniti, Sud Africa e Italia, guidato dal professor Rus Hoelzel dell’Università di Durham, ha scoperto che quando il ghiaccio antartico del Mare di Ross si ritirò nel periodo Olocene 8.000 anni fa, gli elefanti marini (Mirounga Leonina), adottarono un nuovo habitat stabilendo una nuova colonia che prosperò abbastanza velocemente.
Sequenze di DNA dagli antichi resti di elefanti marini provenienti dalle colonie ormai estinte dell’Antartico hanno dimostrato un alto livello di diversità genetica, probabilmente a causa della consistenza numerica elevata dell’insediamento. Lo studio, pubblicato sulla rivista PLoS Genetics, e finanziato dall’US National Science Foundation, mostra come il cambiamento ambientale può guidare l’evoluzione demografica ed i processi che determinano la diversità all’interno e tra le specie.
Il monitoraggio di tali processi durante i periodi di cambiamento rivela i meccanismi per la determinazione dei popoli, e fornisce i dati relativi e predittivi di risposta a potenziali futuri impatti, inclusi quelli causati dai cambiamenti climatici. Il professor Rus Hoelzel, ha dichiarato:
In generale, questo approccio di guardare al passato per capire che cosa potrebbe accadere in futuro, ha un buon potenziale per prevedere l’impatto dei cambiamenti ambientali in entrambi i sistemi, terrestri e marini. Abbiamo dimostrato come le specie marine rispondono sia al guadagno che alla perdita di habitat stabilendo nuovi insediamenti. Il nuovo habitat viene rapidamente ad essere adottato, tuttavia, quando il ghiaccio restituisce l’habitat che è stato perduto, solo una piccola parte della popolazione animale ritorna nei luoghi abbandonati in precedenza, con una consistente perdita di diversità genetica.
[Fonte: Durham University (2009, July 9). Seals Quickly Respond To Gain And Loss Of Habitat Under Climate Change. ScienceDaily. Retrieved July 10, 2009, from http://www.sciencedaily.com /releases/2009/07/090709201849.htm]