Efficienza energetica, tema spesso meno in risalto, a torto, nell’ampio spettro delle soluzioni previste per una rivoluzione in chiave sostenibile in termini di riduzione dei consumi e del fabbisogno di risorse. Torna a parlarne, in toni tutt’altro che rosei, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso che, nell’ambito della conferenza stampa del 2011 incentrata sulla crescita e la governance economica, si dichiara profondamente insoddisfatto dall’andamento europeo a riguardo:
L’Europa va troppo piano sul tema dell’efficienza energetica.
Al centro dell’incontro anche il dibattito su energia e innovazione, oggetto del Consiglio europeo che si terrà il prossimo 4 febbraio.
Barroso si dice insoddisfatto dell’andatura lenta dell’Unione, che appare ancor più lenta alla luce dei passi da gigante che si stanno invece compiendo sul fronte delle energie rinnovabili. Il presidente della CE denuncia la mancanza di slancio in quella che, a conti fatti, è la più grande fonte di energia:
Lasciatemi dire con franchezza che sono scontento dei progressi che stiamo facendo sull’efficienza energetica. Mentre stiamo facendo grossi passi avanti sul tema delle risorse rinnovabili, tanto che ora è realistico pensare che riusciremo a raggiungere l’obiettivo del 20% nel 2020, non è così per il recupero di efficienza energetica che pure è di fatto la nostra miglior fonte di energia.
Barroso prosegue spiegando come ci sia bisogno di affrontare la questione in Consiglio europeo, arrivando ad un accordo comune che nasca dal riconoscimento dell’obiettivo del 20% al 2020 come necessità concreta.
Poi aggiunge insistendo sull’efficienza energetica intesa non come onere quanto piuttosto come preziosa risorsa:
Ci sono concrete potenzialità di risparmio energetico nei trasporti, nella realizzazione di edifici e alberghi nonché nell’industria.
Con gli Stati membri si è concordato l’obiettivo di massima, ma non è stato raggiunto un accordo vincolante per l’efficienza energetica. Dobbiamo individuare quali sono i passi concreti da fare. Ma la situazione non è ideale, non stiamo facendo progressi. Vogliamo discutere per vedere se i governi sono pronti a farci raggiungere questo obiettivo.
[Fonte: Ansa]
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